Un Peg, quello del Comune di Cesena, sufficientemente ambizioso, condivisibile in quasi tutti i suoi aspetti e potenzialmente realizzabile. Forse qualcosa resterà fuori, ma poco.
Bene tutti i lavori pubblici. Sia quelli che interessano il centro (annunciati e attesi da tempo), ma, soprattutto, quelli relativi alla circolazione. In particolare l’intervento sull’Emilia ovest, tratto di strada pericoloso per i ciclisti. Condivisibile anche l’intenzione di fare ordine sia nel traffico (ordinare la Cervese) che la sosta.
Ecco, ordinare la città dovrà essere uno degli obiettivi principali dopo che le grandi opere pubbliche sono state fatte. E di zone da mettere a posto ce ne sono diverse, lavorando su sosta e traffico. Si deve proseguire su una strada già tracciata: in ogni singola zona il traffico principale va incanalato nella strada principale e tutte le vie interne messe a senso unico. In questo modo una parte della corsia potrà essere riservata alla sosta e, così, non ci saranno strettoie. È chiaro, queste scelte modificheranno la circolazione, in alcuni casi sarà necessario fare un percorso più lungo, di certo dovranno cambiare abitudini consolidate. Quindi vanno messe in cantiere anche delle proteste che potranno essere ridotte al minimo se ci sarà una piena condivisione con i residenti.
In questo sarà fondamentale il ruolo del Quartiere, una struttura che può essere molto importante, ma che non è mai stata sfruttata e valorizzata a dovere. Non devono essere un Comune in dodicesimi. Innanzitutto devono far crescere la partecipazione e ci possono riuscire dando risposte ai giovani, avendo un ruolo importante nella programmazione territoriale e, soprattutto, facendo da anello di collegamento con i residenti, in particolare quelli più in difficoltà. In questo sensop sarebbe molto utile ampliare (con la collaborazione del terzo settore) gli ambulatori di Quartiere che servono per le piccole cose: iniezioni, prelievi, piccole fasciature.
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