ANIMA SENZA CONFINE si è classificata al 1° posto per la sezione Teatro al TurinLiveFestival. L'esibizione è stata fatta venerdì 27 novembre ma la premiazione sarà fatta venerdì 3 dicembre al teatro San Paolo di Rivoli (TO).
La 6° edizione del TurinLiveFestival non è solo un festival, ma un progetto che, in virtù di un forte intreccio tra le diverse discipline in concorso, si propone di valorizzare la creatività e la passione per l’arte di tutti gli artisti protagonisti.
Anima senza confine”, monologo che riporta alla luce fatti realmente accaduti.
Si tratta del racconto di un’esperienza realmente vissuta tra la terra istriana e quella italiana. Se vogliamo, una storia d’amore e odio, vita e morte.
La protagonista, donna di umili origini, ripercorre alcuni momenti importanti della sua vita, dall’infanzia trascorsa in Istria fino ad arrivare al momento in cui decise di lasciare la sua terra per raggiungere l’Italia.
Dalla povertà, alla lotta dell’amore della sua vita, dalla guerra alle foibe, dall’esodo al riscatto.
Il linguaggio molto semplice e quotidiano lascia spazio a momenti molto intimi e a tratti poetici.
Quindi un susseguirsi di ricordi, intrisi di amarezza, ma sempre con un pizzico di ironia.
La lettura è accompagnata da musiche originali e inedite composte appositamente per questo progetto dal musicista e compositore Giò Manzardo.
La regia è di Eloisa Mineccia.
Le scenografie sono di Michele Angelicchio.
L’esibizione è stata fatta venerdì 27 novembre ma la premiazione sarà fatta venerdì 3 dicembre al teatro San Paolo di Rivoli (TO).
ANIMA SENZA CONFINE si è classificata al 1° posto per la sezione Teatro con la seguente motivazione da parte della Giuria del TurinLiveFestival:
“Misurata nell’esprimere il dolore, un dolore che sa mostrarci con tutto il linguaggio del corpo, capelli compresi, capelli torturati da mani nervose, capelli portati davanti il viso per nascondere lacrime e con essi nascondersi a un mondo che non ha più niente di umano, Sparire, come i bambini che quando chiudono gli occhi sono sicuri di non essere visti. Bravissima nel narrarci con il corpo, con i silenzi, il sussurrato e l’urlato, il riso e il pianto, portarci, lei sola, in un affollato teatro di guerra dove rimbombano i passi di spietati aguzzini mentre il rumore delle violenze soffoca il lamento delle vittime. Ottima dizione, padronanza dello spazio scenico, cura nella scenografia agile ma efficace. Primo premio ampiamente meritato.”
Giudizio di Maria Adele Giommarini, Presidente di Giuria del TurinLiveFestival
INCONTRO TRA TEATRO E ARTE FIGURATIVA
L’artista Michele Angelicchio è l’autore delle scenografie dello spettacolo, che consistono in pannelli disegnati a mano rappresentanti dettagli del paesaggio carsico tipico della zona istriana.
Inoltre, diversi dipinti vengono esposti nella sala, i quali immortalano alcuni momenti
significativi del monologo, in modo da avvolgere ulteriormente il pubblico nell’atmosfera evocata da Anita.
MICHELE ANGELICCHIO
artista
Nasce a San Giovanni Rotondo (Foggia) il 4 maggio 1979 e cresce in una
famiglia di solide tradizioni e cultura a Vico del Gargano (Foggia).
Ne l 19 9 7 t e rmi n a g l i s t u d i , diplomandosi come tecnico elettronico,
e nel 1999, una volta assolti gli obblighi di leva, vince un concorso interno
all’Esercito.
Si trasferisce per lavoro a Viterbo, Cesena, Verona, Roma e a Bologna, dove
vivrà per 8 anni, ed è proprio a Bologna che riscopre la vocazione artistica
realizzando una serie di nuovi dipinti.
Nel 2007 si trasferisce a Muggia (Trieste) dove ancora risiede. Nel 2012 incontra
l’attrice, artista Martina Valentini Marinaz, che sposerà nel 2014. Grazie a questo
incontro, Angelicchio riprende con costanza l’attività artistica sperimentando
nuove tecniche e linguaggi pittorici.
Tra le ultime opere realizzate, spiccano le scenografie per lo spettacolo teatrale
“Anima senza confine” e alcune opere di grandi dimensioni su parete, realizzate per committenti privati.
Il 2015 è un anno ricco di esposizioni e successi. Ricordiamo ad esempio le
esposizioni nei foyer del Teatro Comunale Verdi di Gorizia in occasione
dell’anniversario della nascita della città e del Teatro Miela di Trieste in occasione
dell’evento dedicato a Erik Satie, Kermesse “L’occhio vuole la sua p/arte”. Ha
esposto inoltre a ROMART 2015, Biennale Internazionale di Arte e Cultura, con uno spazio a lui interamente dedicato; al Circolo Ufficiali delle Forze Armate, Palazzo Barberini a Roma, in occasione dell’evento artistico Symposium promosso dall’Accademia Costantina e MF Eventi di Monica Ferrarini; al museo Museo Magazzino delle Idee di Trieste e alla prestigiosa Galleria Farini di Bologna.
Infine “Il tricolore su Gorizia” e “Verso la presa di Gorizia” appariranno nel calendario ANAC 2016 (Associazione Nazionale Arma di Cavalleria).
Sempre nel 2015 entra a far parte a tutti gli effetti del marchio mvm Arts in veste di
co-direttore.
Rosetta Savelli
2 dicembre 2015
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