È la cooperativa M.A.R.E. di Cattolica – associata a Legacoop Romagna – il referente italiano del progetto europeo “Safe Fishing”, che ha l’obiettivo di qualificare e formare i pescatori che operano su barche che praticano la pesca a strascico. Il lavoro in mare è ancora oggi molto pericoloso, anche per le avverse condizioni meteo-marine che caratterizzano una buona parte dell’anno. In Emilia-Romagna negli ultimi anni si sono verificati diversi incidenti mortali e qualche grave infortunio, su barche che svolgono la piccola pesca o pesca da posta, draghe idrauliche per la pesca delle vongole e barche per la mitilicoltura. I numeri del settore sono importanti: a bordo dei circa 12.500 pescherecci italiani lavorano circa 20.000 persone. In termini di occupati l’Italia è al secondo posto in Europa con una percentuale del 18%, dietro soltanto alla Spagna. In Emilia-Romagna le imbarcazioni sono più di 600 con oltre 1. 200 imbarcati.
In questo quadro la pesca a strascico in Europa, e anche in Adriatico, è una delle attività principali, sia in termini di produzione che di numero di occupati, malgrado la drastica riduzione della flotta degli ultimi vent’anni.
La cooperativa M.A.R.E di Cattolica è molto conosciuta nel settore: in collaborazione con le cooperative dei pescatori dell’Emilia-Romagna, con le associazioni di categoria, con le autorità marittime e sanitarie e i con sindacati, si occupa anche di formazione e progetti per la sicurezza a bordo dei pescherecci.
Avviato nel 2015 e tuttora in pieno svolgimento, ilIl progetto “Safe Fishing” ha visto nel novembre 2015 tutti i partner (la capofila è una grande cooperativa di armatori spagnola spagnola) impegnati a Cattolica in un meeting di coordinamento e di pianificazione. Successivamente, a luglio 2016, si è tenuto un altro meeting in Francia, più precisamente a Lorient, per verificare lo stato dei lavori, visionare il materiale prodotto e visitare la marineria locale. Il progetto prevede la creazione di un “Programma standardizzato a livello europeo per la gestione della prevenzione del rischio sulle barche a strascico” e la realizzazione di un video, utilizzando gli innovativi strumenti ICT (Information and Communications Technology), atto a promuovere la sicurezza a bordo, particolarmente utile in questo settore dove gli orari di lavoro settimanali rimangono molto impegnativi e, di conseguenza, la formazione in aula con programmi formativi tradizionali risulta difficile per mancanza di tempo.
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