CAD compie 40 anni, oggi è una delle più grandi coop sociali italiane

La cooperativa sociale CAD compie 40 anni. La costituzione avvenne l’11 novembre del 1976 a Forlì, su iniziativa di 9 socie. Oggi l’impresa dà lavoro a circa 850 persone (di cui 650 soci) e ha un valore della produzione di 23 milioni di euro, numeri che la pongono tra le più grandi realtà nazionali del settore.

Guglielmo Russo ed Elena Grilli, presidente e direttrice di CAD

L’anniversario sarà celebrato con un’iniziativa pubblica che avrà luogo martedì 13 dicembre alle ore 15 all’Hotel Globus, in via Traiano Imperatore 4. Sarà il professor Paolo Zurla, docente di Sociologia all’Università di Bologna, a presentare uno studio che delinea i contorni dell’evoluzione del welfare in Italia e in Romagna. Prima di lui interverranno il Sindaco di Forlì, Davide Drei, e il presidente di CAD, Guglielmo Russo. Nell’occasione CAD assegnerà  una borsa di studio da 2.500 euro alla tesi di laurea più meritevole sul tema “Innovazione nei sistemi locali di welfare”.

La zona di operatività di CAD si estende a Forlì, Cesena, Rimini e Abruzzo. A gennaio 2017 la cooperativa aprirà una struttura per novanta anziani a Massignano (Ascoli Piceno), insieme alle altre due cooperative marchigiane che compongono il consorzio Centopercento.

Cad ogni anno presta i propri servizi a oltre 15mila persone: minori, anziani, portatori di handicap fisico e psichico, famiglie. Il lavoro viene svolto nel campo dei servizi socio-sanitari, assistenziali, educativi, informativi, di orientamento e di animazione.

«Questo anniversario – dice il presidente di CAD, Guglielmo Russo – per noi è l’occasione per ricordare l’evoluzione che ha avuto la cooperativa, costruendo quello che è stato definito un “sapere sociale” nel territorio, che si è fatto pensiero, progettualità e proposta. CAD oggi è tra le più grandi realtà del settore in Emilia-Romagna e in Italia, ha affrontato con grande positività la sfida dell’accreditamento e si sta attrezzando per le nuove frontiere del welfare, anche attraverso la partecipazione a importanti reti di impresa».

«Sono entrata in cooperativa 37 anni fa – spiega la direttrice Elena Grilli – e l’ho vista evolvere in qualità e quantità dei servizi in un modo che all’inizio non potevamo immaginare. Ora il futuro è nello sviluppo del rapporto con il privato, mantenendo intatta la fiducia che il pubblico ci accorda. Servono forti interventi anche a livello di norme e di incentivi: si parla molto di welfare aziendale, noi siamo protagonisti in questo settore, ma occorre una scelta precisa da parte del legislatore affinché le imprese possano considerarlo una parte importante della propria contrattazione».

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