A Forlimpopoli presentazione calendario Segavecchia 2017 e incontro con lo scrittore Eraldo Baldini

Giovedì 16 marzo 2017, ore 20.45
Teatro Verdi, Forlimpopoli, piazza A. Fratti, Forlimpopoli

In occasione della presentazione ufficiale del calendario eventi della Segavecchia 2017
l’Ente Folkloristico e Culturale Forlimpopolese presenta:

“La Segavecchia e le tradizioni contadine. Dalla Romagna di una volta a quella di oggi”

Incontro con Eraldo Baldini, scrittore, antropologo e saggista.

In occasione della presentazione ufficiale del calendario eventi della Segavecchia 2017, l’Ente Folkloristico e Culturale Forlimpopolese, organizzatore della manifestazione, giovedì 16 marzo, alle ore 20.45, presso il Teatro Verdi, presenta un incontro con Eraldo Baldini, scrittore, antropologo e saggista. Tema della conferenza sarà “La Segavecchia e le tradizioni contadine”. Dalla Romagna di una volta a quella di oggi”. Introduce l’editore Roberto Casalini.
Ingresso libero.


Eraldo Baldini
Nato a Russi nel 1952, nei suoi romanzi Eraldo Baldini ha sempre saputo coniugare “gotico rurale”, noir e horror in una vena personale molto originale. Specializzatosi in Antropologia culturale ed Etnografia, inizia a scrivere saggi, approdando alla narrativa negli anni ’90. Nel 1991 vince il Myfest di Cattolica con il racconto “Re carnevale” cui fanno seguito una lunga serie di romanzi, tra cui due per ragazzi: “L’estate strana” (edizioni EL 1997) e “Le porte del tempo” (Disney Avventura 2001).
La notorietà arriva qualche anno dopo, grazie al romanzo “Mal’aria” (Frassinelli 1998, 2003), pubblicato anche in Francia, con cui vince il prestigioso premio “Fregene”. Tra i suoi libri più rilevanti, ristampati più volte e tradotti in varie lingue, vanno citati: “Medical Thriller” (Einaudi 2002, 2006), scritto con Carlo Lucarelli e Giampiero Rigosi; “Bambini, ragni e altri predatori” (Einaudi 2003); “Nebbia e cenere” (Einaudi 2004, 2012); “Come il lupo” (Einaudi 2006, 2008), con cui ha vinto il premio “Predazzo” 2006; “Melma” (Edizioni Ambiente, 2007); “Quell’estate di sangue e di luna” (2008) con Alessandro Fabbri; “L’uomo Nero e la bicicletta blu” (Einaudi 2011); “Gotico rurale” (Einaudi 2012), raccolta delle opere che lo hanno consacrato in una versione arricchita da nuovi racconti; “Nevicava sangue” (Einaudi 2013); “Stirpe selvaggia” (Einaudi 2016).
Eraldo Baldini è anche sceneggiatore e autore teatrale. Nell’aprile del 2009 è stata trasmessa su Rai Uno la fiction “Mal’aria”, tratta dall’omonimo romanzo.
Nel 2015 ha pubblicato la raccolta di racconti umoristici “Fra l’Adriatico e il West” (Fernandel), frutto della sua intensa e appassionata attività sui social network e su internet.
Per i tipi del «Ponte Vecchio» ha pubblicato: “Tenebrosa Romagna. Mentalità e immaginario collettivo nei secoli della paura e della «maraviglia»” (2014); “I riti della tavola in Romagna. Il cibo e il convivio: simbolismi, tradizioni, superstizioni (2014); “I misteri di Ravenna” (2015); “Halloween. Origine, significato e tradizione di una festa antica anche in Italia” (con Giuseppe Bellosi, 2015); “I riti del nascere in Romagna. Gravidanza, parto e battesimo in una cultura popolare (2016);”Calendario e tradizioni in Romagna. La stagione, i mesi e i giorni nei proverbi, nei canti e nelle usanze popolari” (con Giuseppe Bellosi, 2016).


La Segavecchia è la festa di fine inverno: nove giorni di eventi per tutti i gusti
A Forlimpopoli, a metà Quaresima, giunge puntuale l’appuntamento con la Segavecchia, la classica manifestazione di fine inverno, tanto amata da grandi e piccini, che affonda le proprie radici nella cultura contadina e mercantile della tradizione romagnola e che, come ogni anno, si svolge grazie al patrocinio del Comune di Forlimpopoli.
Da sabato 18 a domenica 26 marzo migliaia di persone si riverseranno nelle vie e nelle piazze dell’accogliente cittadina romagnola, situata tra Forlì e Cesena, ai piedi della collina di Bertinoro.
La città si vestirà a festa, spezzando il rigore della Quaresima, per regalare a residenti e visitatori una serie di attrattive ludiche e culturali, adatte a tutti i gusti e a tutte le età. Perché la Segavecchia non è solo giostre, musica e divertimento ma è anche un vero e proprio strumento che aiuta a trasmettere, in particolare alle nuove generazioni, le antiche tradizioni della nostra terra e i valori dell’incontro e della socialità.
A dar vita alla festa oltre all’Ente Folkloristico e Culturale Forlimpopolese, organizzatore della Segavecchia, saranno tutti gli abitanti, insieme alla pubblica amministrazione, ai dipendenti comunali, alle forze dell’ordine, alla Protezione Civile, alle associazioni, ai gruppi e a tutti coloro che, con il loro lavoro e con il loro sostegno, contribuiscono alla svolgimento e alla buona riuscita della manifestazione.
«Quest’anno – ha sottolineato Mirco Campri, presidente dell’Ente Folkloristico e Culturale Forlimpopolese – i gruppi che parteciperanno alla sfilata con i loro carri sono saliti a sette e l’età media dei membri dell’Ente Folkloristico si è abbassata a 35 anni. Sono dati molto confortanti, che garantiscono una continuità nel tempo della Segavecchia che anche quest’anno si autofinanzia senza ricorrere a soldi pubblici».
Anche quest’anno, per agevolare l’affluenza, l’ingresso alla festa sarà a offerta libera. Il programma, fittissimo di eventi e di appuntamenti, non prevede solo il corso mascherato che si terrà nelle due domeniche della festa. Nei nove giorni della Segavecchia, a Forlimpopoli si potrà trovare un po’ di tutto: dal Luna Park alle bancarelle, dalla frutta secca agli spettacoli teatrali, dalle visite culturali agli eventi sportivi. E dopo il buon riscontro del 2016, anche quest’anno vi sarà un’attrazione in più: lʼesposizione permanente allʼinterno del cortile della Rocca che terminerà alle ore 12.00 di domenica 26 marzo, per consentire la preparazione dei fuochi artificiali che concluderanno la festa.
L’invito rivolto a tutti è di visitare Forlimpopoli dal 18 al 26 marzo, perché la Segavecchia è patrimonio di tutta la Romagna, tra sacro e profano, tra storia, tradizione e leggenda.

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Marco Viroli

Marco Viroli è nato a Forlì il 19 settembre 1961. Scrittore, poeta, giornalista pubblicista, copywriter, organizzatore di eventi, laureato in Economia e Commercio, nel suo curriculum vanta una pluriennale esperienza di direzione artistica e organizzazione di mostre d’arte, reading, concerti, spettacoli, incontri con l’autore, ecc., per conto di imprese ed enti pubblici. Dal 2006 al 2008 ha curato le rassegne “Autori sotto la torre” e “Autori sotto le stelle” e, a cavallo tra il 2009 e il 2010, si è occupato di pubbliche relazioni per la Fondazione “Dino Zoli” di arte contemporanea. Tra il 2010 e il 2014 ha collaborato con “Cervia la spiaggia ama il libro” (la più antica manifestazione di presentazioni librarie in Italia) e con “Forlì nel Cuore”, promotrice degli eventi che si svolgono nel centro della città romagnola. Dal 2004 è scrittore e editor per la casa editrice «Il Ponte Vecchio» di Cesena. Autore di numerose prefazioni, dal 2010 cura la rubrica settimanale “mentelocale” sul free press settimanale «Diogene», di cui, dal 2013, è anche direttore responsabile. Nel 2013 e nel 2014, ha seguito come ufficio stampa le campagne elettorali di Gabriele Zelli e Davide Drei, divenuti poi rispettivamente sindaci di Dovadola (FC) e Forlì. Nel 2019 ha supportato come ufficio stampa la campagna elettorale di Paola Casara, candidata della lista civica “Forlì cambia” al Consiglio comunale di Forlì, centrando anche in questo caso l’obiettivo. Dal 2014 al 2019 è stato addetto stampa di alcune squadre di volley femminile romagnole (Forlì e Ravenna) che hanno militato nei campionati di A1, A2 e B. Come copywriter freelance ha collaborato con alcune importanti aziende locali e nazionali. Dal 2013 al 2016 è stato consulente di PubliOne, agenzia di comunicazione integrata, e ha collaborato con altre agenzie di comunicazione del territorio. Dal 2016 al 2017 è stato consulente di MCA Events di Milano e dal 2017 al 2020 ha collaborato con la catena Librerie.Coop come consulente Ufficio Stampa ed Eventi. Dal 2016 al 2020 è stato fondatore e vicepresidente dell’associazione culturale Direzione21 che organizza la manifestazione “Dante. Tòta la Cumégia”, volta a valorizzare Forlì come città dantesca e che culmina ogni anno con la lettura pubblica integrale della Divina Commedia. Da settembre 2019 a dicembre 2020 è stato fondatore e presidente dell’associazione culturale “Amici dei Musei San Domenico e dei monumenti e musei civici di Forlì”. Da dicembre 2020 è direttore artistico della Fabbrica delle Candele, centro polifunzionale della creatività del Settore delle Politiche Giovanili del Comune di Forlì. PRINCIPALI PUBBLICAZIONI Nel 2003 ha pubblicato la prima raccolta di versi, Se incontrassi oggi l’amore. Per «Il Ponte Vecchio» ha dato alle stampe Il mio amore è un’isola (2004), Nessun motivo per essere felice (foto di N. Conti, 2007) e "Canzoni d'amore e di funambolismo (2021). Suoi versi sono apparsi su numerose antologie, tra cui quelle dedicate ai Poeti romagnoli di oggi e… («Il Ponte Vecchio», 2005, 2007, 2009, 2011, 2013), Sguardi dall’India (Almanacco, 2005) e Senza Fiato e Senza Fiato 2 (Fara, 2008 e 2010). I suoi libri di maggior successo sono i saggi storici pubblicati con «Il Ponte Vecchio»: Caterina Sforza. Leonessa di Romagna (2008), Signore di Romagna. Le altre leonesse (2010), I Bentivoglio. Signori di Bologna (2011), La Rocca di Ravaldino in Forlì (2012). Nel 2012 è iniziato il sodalizio con Gabriele Zelli con il quale ha pubblicato: Forlì. Guida alla città (foto di F. Casadei, Diogene Books, 2012), Personaggi di Forlì. Uomini e donne tra Otto e Novecento («Il Ponte Vecchio», 2013), Terra del Sole. Guida alla città fortezza medicea (foto di F. Casadei, Diogene Books, 2014), I giorni che sconvolsero Forlì («Il Ponte Vecchio», 2014), Personaggi di Forlì II. Uomini e donne tra Otto e Novecento («Il Ponte Vecchio», 2015), Fatti e Misfatti a Forlì e in Romagna («Il Ponte Vecchio», 2016), Fatti e misfatti a Forlì e in Romagna volume 2 («Il Ponte Vecchio», 2017); L’Oratorio di San Sebastiano. Gioiello del Rinascimento forlivese (Tip. Valbonesi, 2017), Fatti e misfatti a Forlì e in Romagna, vol. 3 («Il Ponte Vecchio», 2018). Nel 2014, insieme a Sergio Spada e Mario Proli, ha pubblicato per «Il Ponte Vecchio» il volume Storia di Forlì. Dalla Preistoria all’anno Duemila. Nel 2017, con Castellari C., Novara P., Orioli M., Turchini A., ha dato alle stampe La Romagna dei castelli e delle rocche («Il Ponte Vecchio»). Nel 2018 ha pubblicato, con Marco Vallicelli e Gabriele Zelli., Antiche pievi. A spasso per la Romagna, vol.1 (Ass. Cult. Antica Pieve), cui ha fatto seguito, con gli stessi coautori, Antiche pievi. A spasso per la Romagna, vol. 2-3-4 (Ass. Cult. Antica Pieve). Nel 2019, ha pubblicato con Flavia Bugani e Gabriele Zelli Forlì e il Risorgimento. Itinerari attraverso la città, foto di Giorgio Liverani,(Edit Sapim, 2019). Sempre nel 2019 ha pubblicato a doppia firma con Gabriele Zelli Fatti e Misfatti a Forlì e in Romagna volume 4 («Il Ponte Vecchio») e Forlì. Guida al cuore della città (foto di F. Casadei, Diogene Books). Con Gabriele Zelli ha inoltre dato alle stampe: La grande nevicata del 2012 (2013), Sulle tracce di Dante a Forlì (2020), in collaborazione con Foto Cine Club Forlì, Itinerario dantesco nella Valle dell’Acquacheta (2021), foto di Dervis Castellucci e Tiziana Catani, e I luoghi di Paolo e Francesca nel Forlivese (2021), foto di D. Castellucci e T. Batani. È inoltre autore delle monografie industriali: Caffo. 1915-2015. Un secolo di passione (Mondadori Electa, 2016) e Bronchi. La famiglia e un secolo di passione imprenditoriale (Ponte Vecchio, 2016). 

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