A Forlimpopoli la Segavecchia inaugura in bellezza con la quarta Festa dell’Unione dei Comuni

FORLIMPOPOLI: IV FESTA DELL’UNIONE DI COMUNI DELLA ROMAGNA FORLIVESE. CONCERTO DELL’ORCHESTRONA DELLA SCUOLA DI MUSICA POPOLARE

Sabato 18 marzo 2017, alle ore 16.00, presso il Teatro Verdi di Forlimpopoli, piazza Fratti, in occasione della Segavecchia si svolgerà la IV Festa dell’Unione di Comuni della Romagna Forlivese dal titolo “Le tradizioni popolari in Romagna ieri e oggi. Identità e memoria”.
La festa di Forlimpopoli, una delle più antiche della Romagna, secondo alcune interpretazioni, trae le sue origini dalla tradizione degli antichi riti per propiziare la fertilità ed in particolare da quelli della celebrazione del superamento dell’inverno e del ritorno della bella stagione. Nell’antichità era abitudine serbare le ultime spighe di grano raccolte nei campi per realizzare un fantoccio chiamato, quasi universalmente, “la madre del grano”, con il quale si compivano alcuni rituali più o meno analoghi sia Italia sia in Europa. Tali riti avevano lo scopo di imprigionare l’anima del grano in qualcosa (il fantoccio) che veniva onorato prima di essere distrutto, secondo la stessa logica con la quale gli antichi re latini venivano uccisi prima che morissero di morte naturale, perché erano ancora nella pienezza del loro vigore fisico. Analogamente l’anima del grano nel fantoccio rimaneva quella che possedeva nel momento in cui era stato colto, ossia quello del massimo rigoglio che una volta piantata l’anno successivo cedeva la vitalità al raccolto successivo. Era un modo di dare continuità alla campagna, di perpetuare nel tempo una caratteristica benefica secondo un antico detto, usato anche dagli Indiani d’America, “La Vecchia non muore mai”. Viene spontaneo ritenere, quindi,  che il nome della festa di Forlimpopoli debba intendersi non tanto come il ricordo di una “vecchia segata” quanto quello di un fantoccio (la Madre, o la Vecchia) realizzato con le ultime spighe mietute. È appena il caso di ricordare che nel dialetto romagnolo l’atto di mietere il grano si dice, appunto, “sghè” (segare).
Durante il corso dell’incontro di sabato, per riflettere sull’importanza delle feste popolari oggi in Romagna, interverranno: Mauro Grandini, sindaco di Forlimpopoli, Davide Drei, presidente dell’Unione di Comuni della Romagna Forlivese, Mirco Campri, presidente dell’Ente Folkloristico e Culturale Forlimpopolese organizzatore della Segavecchia, Marco Bartolini, presidente della Scuola di Musica Popolare di Forlimpopoli. Sono previsti, inoltre, gli interventi di Marco Maltoni, direttore dell’Unità Operativa Cure Palliative ambito territoriale Forlì – Ausl Romagna, su “Tradizioni e solidarietà”, e di Giorgio Brunet, dirigente dell’Istituto Alberghiero “Pellegrino Artusi” su “La qualità del cibo e le feste popolari”. Coordinerà l’inziativa Gabriele Zelli, sindaco di Dovadola.
Seguirà il concerto dell’Orchestrona della Scuola di Musica Popolare.

Alle ore 18.00 è previsto un momento conviviale a cura dell’Istituto Alberghiero. Per informazioni 3493737026. Ingresso libero

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Marco Viroli

Marco Viroli è nato a Forlì il 19 settembre 1961. Scrittore, poeta, giornalista pubblicista, copywriter, organizzatore di eventi, laureato in Economia e Commercio, nel suo curriculum vanta una pluriennale esperienza di direzione artistica e organizzazione di mostre d’arte, reading, concerti, spettacoli, incontri con l’autore, ecc., per conto di imprese ed enti pubblici. Dal 2006 al 2008 ha curato le rassegne “Autori sotto la torre” e “Autori sotto le stelle” e, a cavallo tra il 2009 e il 2010, si è occupato di pubbliche relazioni per la Fondazione “Dino Zoli” di arte contemporanea. Tra il 2010 e il 2014 ha collaborato con “Cervia la spiaggia ama il libro” (la più antica manifestazione di presentazioni librarie in Italia) e con “Forlì nel Cuore”, promotrice degli eventi che si svolgono nel centro della città romagnola. Dal 2004 è scrittore e editor per la casa editrice «Il Ponte Vecchio» di Cesena. Autore di numerose prefazioni, dal 2010 cura la rubrica settimanale “mentelocale” sul free press settimanale «Diogene», di cui, dal 2013, è anche direttore responsabile. Nel 2013 e nel 2014, ha seguito come ufficio stampa le campagne elettorali di Gabriele Zelli e Davide Drei, divenuti poi rispettivamente sindaci di Dovadola (FC) e Forlì. Nel 2019 ha supportato come ufficio stampa la campagna elettorale di Paola Casara, candidata della lista civica “Forlì cambia” al Consiglio comunale di Forlì, centrando anche in questo caso l’obiettivo. Dal 2014 al 2019 è stato addetto stampa di alcune squadre di volley femminile romagnole (Forlì e Ravenna) che hanno militato nei campionati di A1, A2 e B. Come copywriter freelance ha collaborato con alcune importanti aziende locali e nazionali. Dal 2013 al 2016 è stato consulente di PubliOne, agenzia di comunicazione integrata, e ha collaborato con altre agenzie di comunicazione del territorio. Dal 2016 al 2017 è stato consulente di MCA Events di Milano e dal 2017 al 2020 ha collaborato con la catena Librerie.Coop come consulente Ufficio Stampa ed Eventi. Dal 2016 al 2020 è stato fondatore e vicepresidente dell’associazione culturale Direzione21 che organizza la manifestazione “Dante. Tòta la Cumégia”, volta a valorizzare Forlì come città dantesca e che culmina ogni anno con la lettura pubblica integrale della Divina Commedia. Da settembre 2019 a dicembre 2020 è stato fondatore e presidente dell’associazione culturale “Amici dei Musei San Domenico e dei monumenti e musei civici di Forlì”. Da dicembre 2020 è direttore artistico della Fabbrica delle Candele, centro polifunzionale della creatività del Settore delle Politiche Giovanili del Comune di Forlì. PRINCIPALI PUBBLICAZIONI Nel 2003 ha pubblicato la prima raccolta di versi, Se incontrassi oggi l’amore. Per «Il Ponte Vecchio» ha dato alle stampe Il mio amore è un’isola (2004), Nessun motivo per essere felice (foto di N. Conti, 2007) e "Canzoni d'amore e di funambolismo (2021). Suoi versi sono apparsi su numerose antologie, tra cui quelle dedicate ai Poeti romagnoli di oggi e… («Il Ponte Vecchio», 2005, 2007, 2009, 2011, 2013), Sguardi dall’India (Almanacco, 2005) e Senza Fiato e Senza Fiato 2 (Fara, 2008 e 2010). I suoi libri di maggior successo sono i saggi storici pubblicati con «Il Ponte Vecchio»: Caterina Sforza. Leonessa di Romagna (2008), Signore di Romagna. Le altre leonesse (2010), I Bentivoglio. Signori di Bologna (2011), La Rocca di Ravaldino in Forlì (2012). Nel 2012 è iniziato il sodalizio con Gabriele Zelli con il quale ha pubblicato: Forlì. Guida alla città (foto di F. Casadei, Diogene Books, 2012), Personaggi di Forlì. Uomini e donne tra Otto e Novecento («Il Ponte Vecchio», 2013), Terra del Sole. Guida alla città fortezza medicea (foto di F. Casadei, Diogene Books, 2014), I giorni che sconvolsero Forlì («Il Ponte Vecchio», 2014), Personaggi di Forlì II. Uomini e donne tra Otto e Novecento («Il Ponte Vecchio», 2015), Fatti e Misfatti a Forlì e in Romagna («Il Ponte Vecchio», 2016), Fatti e misfatti a Forlì e in Romagna volume 2 («Il Ponte Vecchio», 2017); L’Oratorio di San Sebastiano. Gioiello del Rinascimento forlivese (Tip. Valbonesi, 2017), Fatti e misfatti a Forlì e in Romagna, vol. 3 («Il Ponte Vecchio», 2018). Nel 2014, insieme a Sergio Spada e Mario Proli, ha pubblicato per «Il Ponte Vecchio» il volume Storia di Forlì. Dalla Preistoria all’anno Duemila. Nel 2017, con Castellari C., Novara P., Orioli M., Turchini A., ha dato alle stampe La Romagna dei castelli e delle rocche («Il Ponte Vecchio»). Nel 2018 ha pubblicato, con Marco Vallicelli e Gabriele Zelli., Antiche pievi. A spasso per la Romagna, vol.1 (Ass. Cult. Antica Pieve), cui ha fatto seguito, con gli stessi coautori, Antiche pievi. A spasso per la Romagna, vol. 2-3-4 (Ass. Cult. Antica Pieve). Nel 2019, ha pubblicato con Flavia Bugani e Gabriele Zelli Forlì e il Risorgimento. Itinerari attraverso la città, foto di Giorgio Liverani,(Edit Sapim, 2019). Sempre nel 2019 ha pubblicato a doppia firma con Gabriele Zelli Fatti e Misfatti a Forlì e in Romagna volume 4 («Il Ponte Vecchio») e Forlì. Guida al cuore della città (foto di F. Casadei, Diogene Books). Con Gabriele Zelli ha inoltre dato alle stampe: La grande nevicata del 2012 (2013), Sulle tracce di Dante a Forlì (2020), in collaborazione con Foto Cine Club Forlì, Itinerario dantesco nella Valle dell’Acquacheta (2021), foto di Dervis Castellucci e Tiziana Catani, e I luoghi di Paolo e Francesca nel Forlivese (2021), foto di D. Castellucci e T. Batani. È inoltre autore delle monografie industriali: Caffo. 1915-2015. Un secolo di passione (Mondadori Electa, 2016) e Bronchi. La famiglia e un secolo di passione imprenditoriale (Ponte Vecchio, 2016). 

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