In questo appuntamento di "Startup nel mondo", parliamo del tema dell'hardware libero. Qualcosa si comincia a muovere e un'esperienza come quella di Arduino lo dimostra.
Siamo sempre più abituati, nel mondo dell’oper source, ad un mondo che ha come tema centrale il software libero. E per quel che riguarda l’hardware?
È a questa domanda che ha provato a rispondere Arduino, nome del bar frequentato dai fondatori di questa startup, ormai azienda in crescita vertiginosa. Nata su iniziativa di un docente universitario, l’ingegnere Francesco Banzi, con l’obiettivo di creare una piattaforma che potesse facilitare lo studio dei propri studenti, in breve tempo l’iniziativa ha avuto un successo tale che si è deciso di lanciarsi con forza nel campo dell’open hardware, in particolare nella prototipazione rapida per scopi hobbistici, professionali e didattici.
Con Arduino si possono realizzare in maniera relativamente rapida e semplice piccoli dispositivi come controllori di luci, di velocità per motori, sensori di luce, autolavaggi, temperatura e umidità e molti altri progetti che utilizzano sensori, attuatori e comunicazione con altri dispositivi.
Sul sito di Arduino, www.arduino.cc, è possibile trovare tutto ciò che serve: i circuiti, i componenti, e addirittura tutte le istruzioni necessarie. La parte più interessante riguarda quella degli schemi circuitali: essendo open, e quindi visibili a tutti, possono essere costantemente migliorati ed implementati dalla comunità, e grazie ad essi si sono sviluppate vere e proprie librerie software con un’interfaccia molto semplice da usare anche in multipiattaforma.
Questo progetto, nato da un’esigenza didattica e pensato da un professore per i suoi studenti, è ormai famoso in tutto il mondo.
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