Visite guidate alle Pievi di Barisano e di Pieve Acquedotto

Sono in programma sabato 19 maggio. Appuntamento alle ore 16.00 a Barisano. Ai partecipanti sarà consegnata in omaggio copia dellaguida storico-artistica "Antiche Pievi. A spasso per la Romagna" di Marco Vallicelli, Marco Viroli e Gabriele Zelli

Per sabato 19 maggio 2018, alle ore 16.00, l’Associazione “Antica Pieve” di Forlì, organizzerà una visita guidata condotta dallo storico dell’arte Marco Vallicelli alla pieve di San Martino in Barisano (il ritrovo è fissato davanti alla chiesa in via Voltuzza 6/a) e a quella di Pieve Acquedotto.

Barisano faceva parte di quelle terre che ai tempi dei romani erano destinate ai veterani a riposo della flotta romana di Classe di Ravenna, come ricompensa per il servizio prestato. Qui sorse probabilmente una “villa”. Questo spiegherebbe la ragione dei mosaici rinvenuti durante il restauro degli anni ’80 a quasi due metri di profondità dal piano di calpestio attuale, certamente non di natura religiosa e ancor meno ecclesiastica, ma più probabilmente da identificarsi con il pavimento di una casa padronale (“villa”, appunto) romana del V-VI secolo, trasformata in chiesa nel VII-VIII secolo. Si tratta di mosaici pavimentali a figure geometriche con fiori, o riproducenti bordi a treccia e disegni fitomorfi, costituiti con tessere policrome, motivi decorativi indiscutibilmente “laici”. Lo stesso intervento di restauro riportò alla luce, sotto l’altare maggiore, la cripta del IX-X secolo, mentre alle pareti sono stati rinvenuti affreschi fra cui “San Martino a cavallo che dona il mantello” e un frammento della “Madonna con il Figlio”. La loro datazione risulta ardua, a causa della condizione dei reperti pittorici. Probabilmente sono databili all’anno Mille, quando la chiesa fu radicalmente modificata: con la costruzione della cripta si provvide anche alle decorazioni che forse ricoprivano tutto l’interno del luogo di culto.

Intorno alle ore 17.00 i partecipanti si trasferiranno a Pieve Acquedotto, in via Ca’ Mingozzi 9, per visitare la locale pieve che si trova sulla direttrice attraverso cui passava l’acquedotto fatto costruire dall’imperatore Traiano (53 d.C. – 117 d.C.). L’edificio attuale è stato edificato nel XII secolo sui resti di una chiesa più antica, molto probabilmente con le caratteristiche delle altre pievi della pianura romagnola. L’aspetto attuale riprende i motivi dello stile romanico. Osservando l’insieme del complesso dall’esterno, si notano molte tracce degli interventi praticati alle murature nel corso dei secoli, che hanno avuto dei riflessi sugli interni dove lungo le pareti sono stati rinvenuti, in epoche diverse, tracce di affreschi molto interessanti. Nei pressi del presbiterio è collocata una pregevolissima opera a stucco rappresentante la “Madonna con Bambino”, replica o copia di un bassorilievo di Antonio Rossellino (un’altra versione si trova nella Pinacoteca di Forlì). Singolare a metà circa del campanile, uno dei pochi non distrutti durante il Secondo conflitto mondiale dai soldati tedeschi in ritirata, la presenza di una bifora formata da una doppia colonna, in marmo greco, una intrecciata intorno all’altra. Mentre sul sagrato esterno si trova una colonna in marmo grigio di epoca romana, databile al IV secolo d.C., sulla quale ancora oggi gli storici si interrogano sulla provenienza, che funzione avesse, e sul significato delle scritte in latino.

Nel corso delle due visite Gabriele Zelli racconterà l’importanza che ha avuto per l’economia locale il canale di Ravaldino, sul quale si insediò, sfruttando la forza motrice dell’acqua, anche il molino di Barisano, tuttora operante. Parlerà inoltre del salvataggio delle opere d’arte della Pinacoteca di Forlì e del patrimonio del Fondo Piancastelli i quali, durante il Secondo conflitto mondiale, per essere salvaguardati dai bombardamenti, furono spostati in luoghi decentrati, tra cui la canonica di Pieve Acquedotto.

A tutti i partecipanti sarà consegnata in omaggio copia del volume “Antiche Pievi. A spasso per la Romagna” a cura di Marco Vallicelli, Marco Viroli e Gabriele Zelli, edito dall’Associazione Culturale “Antica Pieve”.

Le visite si svolgeranno anche in caso di pioggia.
Al termine merenda per tutti.
Per informazioni Claudio 3386462755 – Gabriele 3493737026.

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Marco Viroli

Marco Viroli è nato a Forlì il 19 settembre 1961. Scrittore, poeta, giornalista pubblicista, copywriter, organizzatore di eventi, laureato in Economia e Commercio, nel suo curriculum vanta una pluriennale esperienza di direzione artistica e organizzazione di mostre d’arte, reading, concerti, spettacoli, incontri con l’autore, ecc., per conto di imprese ed enti pubblici. Dal 2006 al 2008 ha curato le rassegne “Autori sotto la torre” e “Autori sotto le stelle” e, a cavallo tra il 2009 e il 2010, si è occupato di pubbliche relazioni per la Fondazione “Dino Zoli” di arte contemporanea. Tra il 2010 e il 2014 ha collaborato con “Cervia la spiaggia ama il libro” (la più antica manifestazione di presentazioni librarie in Italia) e con “Forlì nel Cuore”, promotrice degli eventi che si svolgono nel centro della città romagnola. Dal 2004 è scrittore e editor per la casa editrice «Il Ponte Vecchio» di Cesena. Autore di numerose prefazioni, dal 2010 cura la rubrica settimanale “mentelocale” sul free press settimanale «Diogene», di cui, dal 2013, è anche direttore responsabile. Nel 2013 e nel 2014, ha seguito come ufficio stampa le campagne elettorali di Gabriele Zelli e Davide Drei, divenuti poi rispettivamente sindaci di Dovadola (FC) e Forlì. Nel 2019 ha supportato come ufficio stampa la campagna elettorale di Paola Casara, candidata della lista civica “Forlì cambia” al Consiglio comunale di Forlì, centrando anche in questo caso l’obiettivo. Dal 2014 al 2019 è stato addetto stampa di alcune squadre di volley femminile romagnole (Forlì e Ravenna) che hanno militato nei campionati di A1, A2 e B. Come copywriter freelance ha collaborato con alcune importanti aziende locali e nazionali. Dal 2013 al 2016 è stato consulente di PubliOne, agenzia di comunicazione integrata, e ha collaborato con altre agenzie di comunicazione del territorio. Dal 2016 al 2017 è stato consulente di MCA Events di Milano e dal 2017 al 2020 ha collaborato con la catena Librerie.Coop come consulente Ufficio Stampa ed Eventi. Dal 2016 al 2020 è stato fondatore e vicepresidente dell’associazione culturale Direzione21 che organizza la manifestazione “Dante. Tòta la Cumégia”, volta a valorizzare Forlì come città dantesca e che culmina ogni anno con la lettura pubblica integrale della Divina Commedia. Da settembre 2019 a dicembre 2020 è stato fondatore e presidente dell’associazione culturale “Amici dei Musei San Domenico e dei monumenti e musei civici di Forlì”. Da dicembre 2020 è direttore artistico della Fabbrica delle Candele, centro polifunzionale della creatività del Settore delle Politiche Giovanili del Comune di Forlì. PRINCIPALI PUBBLICAZIONI Nel 2003 ha pubblicato la prima raccolta di versi, Se incontrassi oggi l’amore. Per «Il Ponte Vecchio» ha dato alle stampe Il mio amore è un’isola (2004), Nessun motivo per essere felice (foto di N. Conti, 2007) e "Canzoni d'amore e di funambolismo (2021). Suoi versi sono apparsi su numerose antologie, tra cui quelle dedicate ai Poeti romagnoli di oggi e… («Il Ponte Vecchio», 2005, 2007, 2009, 2011, 2013), Sguardi dall’India (Almanacco, 2005) e Senza Fiato e Senza Fiato 2 (Fara, 2008 e 2010). I suoi libri di maggior successo sono i saggi storici pubblicati con «Il Ponte Vecchio»: Caterina Sforza. Leonessa di Romagna (2008), Signore di Romagna. Le altre leonesse (2010), I Bentivoglio. Signori di Bologna (2011), La Rocca di Ravaldino in Forlì (2012). Nel 2012 è iniziato il sodalizio con Gabriele Zelli con il quale ha pubblicato: Forlì. Guida alla città (foto di F. Casadei, Diogene Books, 2012), Personaggi di Forlì. Uomini e donne tra Otto e Novecento («Il Ponte Vecchio», 2013), Terra del Sole. Guida alla città fortezza medicea (foto di F. Casadei, Diogene Books, 2014), I giorni che sconvolsero Forlì («Il Ponte Vecchio», 2014), Personaggi di Forlì II. Uomini e donne tra Otto e Novecento («Il Ponte Vecchio», 2015), Fatti e Misfatti a Forlì e in Romagna («Il Ponte Vecchio», 2016), Fatti e misfatti a Forlì e in Romagna volume 2 («Il Ponte Vecchio», 2017); L’Oratorio di San Sebastiano. Gioiello del Rinascimento forlivese (Tip. Valbonesi, 2017), Fatti e misfatti a Forlì e in Romagna, vol. 3 («Il Ponte Vecchio», 2018). Nel 2014, insieme a Sergio Spada e Mario Proli, ha pubblicato per «Il Ponte Vecchio» il volume Storia di Forlì. Dalla Preistoria all’anno Duemila. Nel 2017, con Castellari C., Novara P., Orioli M., Turchini A., ha dato alle stampe La Romagna dei castelli e delle rocche («Il Ponte Vecchio»). Nel 2018 ha pubblicato, con Marco Vallicelli e Gabriele Zelli., Antiche pievi. A spasso per la Romagna, vol.1 (Ass. Cult. Antica Pieve), cui ha fatto seguito, con gli stessi coautori, Antiche pievi. A spasso per la Romagna, vol. 2-3-4 (Ass. Cult. Antica Pieve). Nel 2019, ha pubblicato con Flavia Bugani e Gabriele Zelli Forlì e il Risorgimento. Itinerari attraverso la città, foto di Giorgio Liverani,(Edit Sapim, 2019). Sempre nel 2019 ha pubblicato a doppia firma con Gabriele Zelli Fatti e Misfatti a Forlì e in Romagna volume 4 («Il Ponte Vecchio») e Forlì. Guida al cuore della città (foto di F. Casadei, Diogene Books). Con Gabriele Zelli ha inoltre dato alle stampe: La grande nevicata del 2012 (2013), Sulle tracce di Dante a Forlì (2020), in collaborazione con Foto Cine Club Forlì, Itinerario dantesco nella Valle dell’Acquacheta (2021), foto di Dervis Castellucci e Tiziana Catani, e I luoghi di Paolo e Francesca nel Forlivese (2021), foto di D. Castellucci e T. Batani. È inoltre autore delle monografie industriali: Caffo. 1915-2015. Un secolo di passione (Mondadori Electa, 2016) e Bronchi. La famiglia e un secolo di passione imprenditoriale (Ponte Vecchio, 2016). 

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