Anche a Cesena sale la protesta contro il Disegno di legge proposto dal senatore Pillon sull’affido condiviso. Sabato incontro organizzato dal Pd
Anche a Cesena sale la protesta contro il Disegno di legge proposto dal senatore Pillon sull’affido condiviso attualmente in discussione alla Camera: il Coordinamento Donne Democratiche del PD Cesena ha organizzato un incontro dal titolo “Dalla parte dei bambini: analisi e critica della riforma dell’affido condiviso firmata Pillon”, in programma sabato 10 novembre ore 17, presso la sala del CDE “G. Zavalloni” in Via Aldini 22 (vicino al San Biagio).
Lo stesso giorno, in contemporanea in tutta Italia, si svolgeranno numerose iniziative di sensibilizzazione contro una proposta che, se approvata, comporterebbe un gravissimo arretramento sul fronte dei principi che configurano l’attuale panorama del diritto di famiglia in caso di separazione.
Molti gli aspetti controversi: la rigida imposizione di tempi esattamente paritari che il minore dovrebbe passare con l’uno e l’altro genitore; l’obbligo di redigere un piano genitoriale contenente l’elenco dei luoghi frequentati dal minore, delle compagnie parentali e amicali, delle attività extrascolastiche; l’abolizione dell’assegno di mantenimento in favore del coniuge economicamente più debole; il ricorso alla mediazione famigliare obbligatoria, come condizione di procedibilità, e senza possibilità di ricorso al gratuito patrocinio.
“Abbiamo organizzato questo incontro perché riteniamo questo disegno di legge profondamente lesivo non solo dei diritti dei bambini, ma anche dei genitori stessi, costretti ad una serie di adempimenti gravosi che rischiano di aumentare la conflittualità in una situazione già molto delicata, e a peggiorare ulteriormente la condizione del coniuge più debole – commentano Laura Moretti e Stefania Bondini. – Il PD ha già presentato un ordine del giorno su questo argomento durante l’ultimo consiglio comunale, e le Donne Democratiche hanno inteso promuovere questo momento di approfondimento aperto a tutti per evitare l’approvazione di un disegno di legge che rappresenta un arretramento intollerabile sulla tutela dei minori e delle famiglie in casi di separazione”.
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