Cesena come Venezia

Spinelli: illuminare di rosso i monumenti per Asia Bibi


Stefano Spinelli (Libera) ha proposto a Sindaco e Vicesindaco di fare come a Venezia, visto che abbiamo approvato mozione su Asia Bibi.
Dedicare una giornata illuminando a rosso i nostri monumenti (duomo Fontana comune biblioteca). Orizzonti si è già dato disponibile  a organizzare con contributo comunale. La spesa per il comune dovrebbe essere ben sostenibile. Questo il testo della missiva.

Ieri la laguna di Venezia si è colorata di rosso. Rosso, come il sangue dei tanti cristiani perseguitati e uccisi in varie parti del mondo a motivo della loro fede. Papa Francesco ha commentato l’evento: “vi sono Paesi dove è imposta un’unica religione, altri dove si assiste a una persecuzione violenta o sistematico dileggio culturale nei confronti dei discepoli di Gesù”.



Nel suo piccolo, anche Cesena si è mossa per sensibilizzare l’opinione pubblica sul dramma dei tanti cristiani perseguitati. Il Consiglio Comunale pochi giorni fa ha approvato all’unanimità una mozione presentata da Libera Cesena su Asia Bibi, la donna cristiana pakistana, madre di famiglia, accusata di blasfemia nel 2009, condannata a morte per impiccagione in primo grado nel 2010, e da allora in carcere in regime di isolamento nella prigione di Multan, perché ha negato la proposta di conversione all’Islam fattale dal Giudice: “io l’ho ringraziato di cuore per la sua proposta – ha raccontato poi – ma gli ho risposto in tutta onestà che preferisco morire da cristiana che uscire dal carcere da musulmana. Sono stata condannata perché cristiana, credo in Dio e nel suo grande amore”.


Pochi giorni fa, il 21 ottobre 2018, dopo più di nove anni di carcere, con un atto coraggioso, la Corte Suprema del Pakistan ha deciso di rendere pubblica la sentenza di innocenza: “assolta da tutte le accuse”. Subito dopo la sentenza sono scoppiate rivolte in tutto il paese, in particolare guidate dal movimento Tehreek-Labbaik Pakistan (TLP). L’Avvocato che ha difeso Asia Bibi è stato costretto a lasciare il Pakistan e ora si trova in Olanda. Già in precedenza il governatore del Punjab, Salman Taseer, e il ministro Shabhaz Bhatti erano stati uccisi, il primo per aver perorato la richiesta di grazia di Asia, il secondo perché accusato di voler riformare la legge sulla blasfemia.


La cd. “legge nera” della blasfemia, il famoso art. 295, comma b, del Codice Penale pakistano, viene spesso utilizzata per condannare persone appartenenti a minoranze religiose o comunque come strumento intimidatorio per limitare la libertà religiosa, anche sulla base di accuse fondate sul semplice sospetto.

Attualmente Asia Bibi è stata liberata ed è tenuta in una località segreta, ma non può lasciare il Pakistan e rischia la morte.

Il Consiglio Comunale di Cesena ha impegnato Sindaco e Giunta a intervenire presso il Governo Italiano, l’UE, l’ONU e la comunità internazionale, perché la sentenza della Suprema Corte del Pakistan sia rispettata, apprestando tutti gli strumenti previsti dal diritto internazionale per proteggere Asia Bibi e la sua famiglia e far sì che possano ricevere asilo politico presso uno dei tanti paesi disponibili (compresa l’Italia, mentre Londra ha diniegato asilo, per motivi di sicurezza); e perché siano assunte iniziative politiche internazionali per evitare che il reato di blasfemia possa essere utilizzato come strumento antidemocratico di oppressione politica e di limitazione della libertà religiosa.

 

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli. 

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