E’ terminata in un tripudio di folla, luci, colori, fuochi d’artificio la Segavecchia di Forlimpopoli

Mirco Campri, presidente dell'ente organizzatore dichiara commosso: "E' stata la festa di Forlimpopoli e del volontariato". Appuntamento all'edizione 2020.

L’edizione 2019 della Segavecchia di Forlimpopoli si è chiusa con un bilancio che va al di sopra di ogni più rosea aspettativa. Il secondo weekend ha visto una partecipazione di pubblico strabiliante, con numeri non facilmente quantificabili per la moltitudine di gente che si è radunata in piazza e soprattutto per il risultato ottenuto durante la sfilata notturna. Un risultato di vera eccezione! “Erano decenni” – sottolinea Mirco Campri, presidente dell’Ente Folkloristico e Culturale Forlimpopolese – “che non si vedeva una piazza tanto gremita. Potremmo parlare di un paio di migliaia di persone solo nello spazio antistante la rocca. Una vero e proprio tripudio di folla è stato quello che ha salutato domenica sera la Vecchia nella sua ultima passeggiata!”.

Difficile calcolare quante migliaia di persone abbiano partecipato alla festa complessivamente nei nove giorni dal 23 al 31 marzo, complici anche le buone condizioni meteorologiche: “I numeri sono davvero di proporzioni incredibili” – dichiara il presidente dell’ente organizzatore –  “non è mai accaduto che si assistesse a una partecipazione di questo livello. Personalmente sono commosso perché la Segavecchia con questa edizione ha dimostrato di essere la festa del volontariato, dei volontari e di Forlimpopoli. Mai così tanti sono stati i nostri concittadini e i romagnoli radunati a Forlimpopoli in queste due domeniche, per cui credo si possa affermare, senza timore di smentita, che se non vi fosse un vero e sincero attaccamento alla tradizione non avremmo avuto un tale successo”. 


Mirco Campri torna a ringraziare chi ha collaborato all’organizzazione della Segavecchia: “Ci tengo particolarmente a ringraziare tutti coloro che hanno lavorato in sinergia, mettendo in seconda fila i propri impegni personali e la propria vita quotidiana. Quando dico che è stata la festa del volontariato è perché tutte le associazioni che vi hanno preso parte hanno dato il massimo. La Protezione Civile poi ha coinvolto circa 120 volontari durante la settimana e altrettanti nel weekend, quindi parliamo di una moltitudine enorme di persone. Il Corpo di Polizia Municipale di Forlimpopoli, insieme ai Carabinieri, ha svolto un ruolo fondamentale nel gestire tutta la parte legata all’ordine pubblico. E se quest’anno non abbiamo avuto episodi di particolare rilevanza, possiamo dire che è stata una festa che ha funzionato bene anche sotto questo punto di vista”.


Il pensiero del presidente dell’Ente Folkloristico e Culturale va ai tanti volontari: “Il ringraziamento più grande però va a chi ha lavorato a testa bassa per due anni, senza fare polemica, anche nel momento in cui eravamo visti come usurpatori di qualcosa che non ci apparteneva perché ci eravamo presi la libertà di tenere la Segavecchia in letargo per un anno. Nonostante questo, i nostri carristi e i nostri ragazzi sono andati avanti e hanno lavorato senza tregua per due anni, dando vita a ciò che è culminato domenica sera in un grandissimo spettacolo, unico in tutta la Romagna. Credo sia importante perciò ringraziare non solo i realizzatori del carro vincitore “Oriente in festa”, ma anche tutti gli altri, perché ognuno di loro ha voluto mettere quel qualcosa in più che ha fatto sì che la festa di quest’anno diventasse speciale. Perciò, non senza una punta di campanilismo, mi sento di affermare che a Forlimpopoli possiamo vantarci di avere una festa come la Segavecchia”.


Per terminare Mirco Campri sottolinea di nuovo l’importanza dei volontari e dà appuntamento a tutti alla Segavecchia 2010: “Il mio più sentito ringraziamento come presidente dell’Ente Folkloristico e Culturale Forlimpopolese va a tutti quei volontari che hanno speso il proprio tempo e le proprie energie nell’ultimo mese per far sì che questo grande spettacolo potesse prendere forma e culminare in un weekend veramente perfetto sotto tutti i punti di vista. Grazie a tutti, l’appuntamento è per l’edizione 2020 che si terrà dal 15 al 22 marzo”.


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Marco Viroli

Marco Viroli è nato a Forlì il 19 settembre 1961. Scrittore, poeta, giornalista pubblicista, copywriter, organizzatore di eventi, laureato in Economia e Commercio, nel suo curriculum vanta una pluriennale esperienza di direzione artistica e organizzazione di mostre d’arte, reading, concerti, spettacoli, incontri con l’autore, ecc., per conto di imprese ed enti pubblici. Dal 2006 al 2008 ha curato le rassegne “Autori sotto la torre” e “Autori sotto le stelle” e, a cavallo tra il 2009 e il 2010, si è occupato di pubbliche relazioni per la Fondazione “Dino Zoli” di arte contemporanea. Tra il 2010 e il 2014 ha collaborato con “Cervia la spiaggia ama il libro” (la più antica manifestazione di presentazioni librarie in Italia) e con “Forlì nel Cuore”, promotrice degli eventi che si svolgono nel centro della città romagnola. Dal 2004 è scrittore e editor per la casa editrice «Il Ponte Vecchio» di Cesena. Autore di numerose prefazioni, dal 2010 cura la rubrica settimanale “mentelocale” sul free press settimanale «Diogene», di cui, dal 2013, è anche direttore responsabile. Nel 2013 e nel 2014, ha seguito come ufficio stampa le campagne elettorali di Gabriele Zelli e Davide Drei, divenuti poi rispettivamente sindaci di Dovadola (FC) e Forlì. Nel 2019 ha supportato come ufficio stampa la campagna elettorale di Paola Casara, candidata della lista civica “Forlì cambia” al Consiglio comunale di Forlì, centrando anche in questo caso l’obiettivo. Dal 2014 al 2019 è stato addetto stampa di alcune squadre di volley femminile romagnole (Forlì e Ravenna) che hanno militato nei campionati di A1, A2 e B. Come copywriter freelance ha collaborato con alcune importanti aziende locali e nazionali. Dal 2013 al 2016 è stato consulente di PubliOne, agenzia di comunicazione integrata, e ha collaborato con altre agenzie di comunicazione del territorio. Dal 2016 al 2017 è stato consulente di MCA Events di Milano e dal 2017 al 2020 ha collaborato con la catena Librerie.Coop come consulente Ufficio Stampa ed Eventi. Dal 2016 al 2020 è stato fondatore e vicepresidente dell’associazione culturale Direzione21 che organizza la manifestazione “Dante. Tòta la Cumégia”, volta a valorizzare Forlì come città dantesca e che culmina ogni anno con la lettura pubblica integrale della Divina Commedia. Da settembre 2019 a dicembre 2020 è stato fondatore e presidente dell’associazione culturale “Amici dei Musei San Domenico e dei monumenti e musei civici di Forlì”. Da dicembre 2020 è direttore artistico della Fabbrica delle Candele, centro polifunzionale della creatività del Settore delle Politiche Giovanili del Comune di Forlì. PRINCIPALI PUBBLICAZIONI Nel 2003 ha pubblicato la prima raccolta di versi, Se incontrassi oggi l’amore. Per «Il Ponte Vecchio» ha dato alle stampe Il mio amore è un’isola (2004), Nessun motivo per essere felice (foto di N. Conti, 2007) e "Canzoni d'amore e di funambolismo (2021). Suoi versi sono apparsi su numerose antologie, tra cui quelle dedicate ai Poeti romagnoli di oggi e… («Il Ponte Vecchio», 2005, 2007, 2009, 2011, 2013), Sguardi dall’India (Almanacco, 2005) e Senza Fiato e Senza Fiato 2 (Fara, 2008 e 2010). I suoi libri di maggior successo sono i saggi storici pubblicati con «Il Ponte Vecchio»: Caterina Sforza. Leonessa di Romagna (2008), Signore di Romagna. Le altre leonesse (2010), I Bentivoglio. Signori di Bologna (2011), La Rocca di Ravaldino in Forlì (2012). Nel 2012 è iniziato il sodalizio con Gabriele Zelli con il quale ha pubblicato: Forlì. Guida alla città (foto di F. Casadei, Diogene Books, 2012), Personaggi di Forlì. Uomini e donne tra Otto e Novecento («Il Ponte Vecchio», 2013), Terra del Sole. Guida alla città fortezza medicea (foto di F. Casadei, Diogene Books, 2014), I giorni che sconvolsero Forlì («Il Ponte Vecchio», 2014), Personaggi di Forlì II. Uomini e donne tra Otto e Novecento («Il Ponte Vecchio», 2015), Fatti e Misfatti a Forlì e in Romagna («Il Ponte Vecchio», 2016), Fatti e misfatti a Forlì e in Romagna volume 2 («Il Ponte Vecchio», 2017); L’Oratorio di San Sebastiano. Gioiello del Rinascimento forlivese (Tip. Valbonesi, 2017), Fatti e misfatti a Forlì e in Romagna, vol. 3 («Il Ponte Vecchio», 2018). Nel 2014, insieme a Sergio Spada e Mario Proli, ha pubblicato per «Il Ponte Vecchio» il volume Storia di Forlì. Dalla Preistoria all’anno Duemila. Nel 2017, con Castellari C., Novara P., Orioli M., Turchini A., ha dato alle stampe La Romagna dei castelli e delle rocche («Il Ponte Vecchio»). Nel 2018 ha pubblicato, con Marco Vallicelli e Gabriele Zelli., Antiche pievi. A spasso per la Romagna, vol.1 (Ass. Cult. Antica Pieve), cui ha fatto seguito, con gli stessi coautori, Antiche pievi. A spasso per la Romagna, vol. 2-3-4 (Ass. Cult. Antica Pieve). Nel 2019, ha pubblicato con Flavia Bugani e Gabriele Zelli Forlì e il Risorgimento. Itinerari attraverso la città, foto di Giorgio Liverani,(Edit Sapim, 2019). Sempre nel 2019 ha pubblicato a doppia firma con Gabriele Zelli Fatti e Misfatti a Forlì e in Romagna volume 4 («Il Ponte Vecchio») e Forlì. Guida al cuore della città (foto di F. Casadei, Diogene Books). Con Gabriele Zelli ha inoltre dato alle stampe: La grande nevicata del 2012 (2013), Sulle tracce di Dante a Forlì (2020), in collaborazione con Foto Cine Club Forlì, Itinerario dantesco nella Valle dell’Acquacheta (2021), foto di Dervis Castellucci e Tiziana Catani, e I luoghi di Paolo e Francesca nel Forlivese (2021), foto di D. Castellucci e T. Batani. È inoltre autore delle monografie industriali: Caffo. 1915-2015. Un secolo di passione (Mondadori Electa, 2016) e Bronchi. La famiglia e un secolo di passione imprenditoriale (Ponte Vecchio, 2016). 

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