Rossi accusa Lattuca di essersi mimetizzato
Andrea Rossi e Enzo Lattuca continuano a stuzzicarsi a distanza. Questa volta è l’esponente di Cambiamo a punzecchiare Lattuca. La nota.
Sacrificato sull’altare del consenso, è sparito il simbolo del Pd dalla comunicazione elettorale di Lattuca.
Credo sia la prima volta, in mezzo secolo di storia repubblicana, che un candidato sindaco della sinistra cesenate si presenti alla città – anche nella sua prima uscita ufficiale – orfano del suo simbolo.
Nell’evento di presentazione al Vidia e, soprattutto, nei manifesti elettorali di Lattuca che tappezzano la città, non c’è traccia del Pd.
Diciamolo subito. E’ un vecchio trucco della politica: se non riesci a convincerli, confondili! Ed allora, visto che quel simbolo è diventato – sondaggi alla mano – più una zavorra che una fionda, ecco che, per la gioia dei comunicatori (ma, forse, non dei militanti), si rinnega la propria storia e la propria genealogia politica.
Credo che a sinistra in tanti oggi a Cesena dovrebbero porsi qualche domanda. Perché la contesa elettorale può essere aspra e spigolosa, ma non può svilirsi nell’inganno del mimetismo.
Io mi sono candidato con una nuova lista civica, che riporta il mio simbolo, il mio nome e cognome e, soprattutto, incarna un chiaro desiderio di cambiamento. Mai avuto dubbi nel metterci la faccia.
I miei volantini elettorali mostrano i loghi di tutti i miei alleati sostenitori del centro destra, in modo che gli elettori possano valutare, in un senso o nell’altro, una proposta chiara.
A sinistra, invece, sembra quasi che Lattuca si vergogni del suo simbolo, come se i sondaggisti lo avessero redarguito: “Caro Enzo, di ‘sti tempi meglio civico che uomo Pd”. E allora, con buona pace dei militanti e delle radici più nobili della sinistra, ecco che si rinnegano le origini e – assecondando un’arte tanto cara alla politica – si parte col mimetismo elettorale. Chissà, avranno pensato, magari qualche elettore del centro lo tiriamo dentro.
E’ un modo di proporsi scorretto e fuorviante perché, al di là delle rispettive idee – che possono anche essere distanti anni luce – quello che non deve mai mancare in una contesa elettorale è la chiarezza dei messaggi e la sorgente dei progetti.
Dunque, il mio è un appello: per rispetto nei confronti degli elettori cesenati, caro Lattuca, abbi il coraggio di presentarti per ciò che sei: né più né meno un uomo della segreteria del Pd.
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