La lezione umbra

Dalle elezioni in Umbria molte indicazioni utili per quelle in Emilia Romagna

Domenica si voterà in Umbria per scegliere il nuovo presidente della Regione. Sarà un faccia a faccia fra il candidato del centrodestra e il civico appoggiato dall’insolita alleanza Pd/5Stelle. I sondaggi non vengono più comunicati, non si può. Ma le forze politiche continuano a farli. L’impressione è che il centrodestra sia in vantaggio. Affaritaliani ipotizza una forbice fra il quattro e il sei per cento. Che l’ipotesi possa essere giusta lo si capisce anche dai toni degli avversari che tendono a minimizzare l’importanza del voto. Per Salvini, invece, è un test nazionale. 


Matteo Salvini

Ci sta. Del resto ormai anche un’elezione condominiale viene guardata con estremo interesse. Ritenere l’elezione umbra un test per il governo pare forzato. Ma è fuori di dubbio che quella competizione abbia dei risvolti che la rendono più interessante di quanto non lo sia una chiamata al voto per circa 700 mila persone.

Innanzitutto c’è l’alleanza Pd/5Stelle. Non è solo la replica di quello che sta succedendo a livello nazionale, ma un laboratorio per verificare se un discorso simile potrà essere fatto in tutte le regioni. A partire dall’Emilia Romagna dove si voterà il 29 di gennaio del 2020. Un’alleanza sulla quale punta Stefano Bonacini. È indubbio che l’attuale governatore abbia bisogno di un ulteriore supporto che vada oltre il centrosinistra e la sua lista che sarà un’assoluta novità. L’impressione è che possa cannibalizzare il Pd, ma la speranza di Bonacini è che vada oltre. Il governatore punta a sfondare nel centrodestra moderato, soprattutto quello economico che lo stima di più rispetto alla candidata leghista.


Stefano Bonacini

Ma dall’Umbria potrebbe arrivare un altro segnale: nell’epoca di internet paga ancora la campagna porta a porta. È quella che sta facendo Salvini. Lui, per la verità, la piazza reale non l’ha mai abbandonata. Anche quando era ministro. Figuriamoci adesso. Ed è facile immaginare che, terminata la stagione umbra, inizierà a fare in Emilia Romagna dove il centrosinistra, anche su questo terreno, dovrebbe cercare di contrastarlo, molto di più di quanto non ha fatto in Umbria. Perché, non si vive di solo Facebook.

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli. 

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