Tutelate gli operai e i valori della comunità

Ancor prima dei decreti serve il buonsenso

In questo particolarissimo momento uno dei temi più caldi è legato all’economia e, in modo particolare, alla produzione. Bisogna fermare tutto o no? Il dibattito è aperto ed ognuno ha la sua ricetta. Io, come spesso succede, ritengo che la verità stia nel mezzo.

Innanzitutto ci sono settori che non si possono fermare: agro-alimentare e produzione per i servizi essenziali. Le scorte non sono infinite, a partire dal fresco, e non si può rischiare di lasciare gli scaffali vuoti.

Questo non significa che si possa accettare tutto e il contrario di tutto. La sicurezza dei dipendenti deve essere la priorità. Non si possono accettare arretramenti sotto il punto di vista della sicurezza nei luoghi di lavoro. Non si potevano accettare prima, anche se molte certezze iniziavano a scricchiolare, figuriamoci in questo periodo. 

Produrre in sicurezza si può, anche ai tempi del coronavirus. Ma va fatto non tanto perché lo prevede il punto sei dell’ultimo decreto del governo, ma per il buonsenso. Quell’atteggiamento che, ad esempio, ieri Davide Fabbri ha richiamato in una lettera aperta a Nerio Alessandri, fondatore e patron di Technogym. 


Marcello Borghetti

Ma c’è un altro tema che non è contenuto nel decreto governativo, ma il cui rispetto che risponde alle logiche del buonsenso: tutelare il valore della comunità.

Per questo mi riconosco in un post di Marcello Borghetti, timoniere della Uil di Cesena: un branco di inetti incapaci, per difendere i “diritti” dei poveri evasori agitano nuovamente un odioso scontro fra diritti sacrosanti di giovani e anziani… sono degli incapaci dispensatori di odio … bisogna unire le persone e fare riscoprire una dimensione umana fondata su una comunità… ognuno deve pagare il biglietto… lotta dura agli evasori e a casa i politici incapaci.

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli. 

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