Una, nessuno e centomila

Valentina Buono, Miss Mamma Italiana Radiosa 2020

CESENA. La scorsa estate nella finale di Gatteo conquistò la fascia di Miss Mamma Italiana Radiosa. Lei è la riminese Valentina Buono.

Come si è avvicinata al concorso?

“L’ho conosciuto attraverso un’amica di famiglia che aveva partecipato. Poi ho approfondito la conoscenza attraverso i social, Facebook in particolare. Poi mi sono iscritta”.

Valentina Buono (foto Gloria Teti)

Aveva già esperienze simili?

“No per quanto riguarda i concorsi di bellezza”.

La sua è una risposta che fa intendere che nel mondo dello spettacolo qualcosa aveva fatto.

“Sì, ma poca roba”.

Ovvero?

“Comparsate in un paio di film. In uno ballavo e si è faticato a vedermi. Non a caso non ricordo neppure il titolo. L’altra è stata un’apparizione in ‘Sole negli occhi’ di Dino Risi. Poi mi chiamarono per una pubblicità trasmessa su Ntv”.

Comunque aveva tentato di battere quella via.

“Avevo mandato foto a un’agenzia, però l’ho sempre considerato un passatempo. Ero concentrata sullo studio”.

Quale era il suo obiettivo?

“Diventare avvocato”.

Ci è riuscita?

“Sì, ma poi quel lavoro non mi convinse”.

Perché?

“Volevo occuparmi di penale. Ero affascinata dal ruolo del legale che si vedeva nei telefilm americani. Poi, però, ho visto che la realtà non era come me la aspettavo”.

Ed allora?

“Adesso lavoro in banca. Mi occupo di contratti. Un ambito che sfiora il diritto”.

Perché ha scelto di non fare l’avvocato?

“In Italia c’è troppo tecnicismo. Niente a che vedere con quella figura della quale ero affascinata”.

Quindi, fece un cambio radicale.

“Sì, perché se devo fare una cosa devo crederci fino in fondo”.

Per la partecipazione al concorso aveva la giusta motivazione?

“Assolutamente sì, ma non per l’estetica, bensì per la personalità. Io credo che se una è sincera il messaggio arriva”.

Quando sfila a cosa pensa?

“Mi immagino di essere una luce con la quale mi esprimo e mi espongo al mondo”.

Che sensazione prova?

“Mi piace, mi sento bene. Ma il concorso non è solo sfilare”.

Cioè?

“E’ l’occasione per conoscere altre persone. E ci sono riuscita. Ho costruito anche delle amicizie. Per quello è un’esperienza che mi porterò nel cuore”.

Continuerà a sfilare?

“Certo, se ci sarà l’occasione lo farò con piacere”.

Tratti distintivi del suo carattere?

“Sono complessa. Posso essere tutto o niente, in base alle situazioni e alle persone che ho di fronte”.

Cioè?

“Sono una persona che cerca di adattarsi. Del resto siamo uno, nessuno e centomila”.

Vuol dire che è difficile essere se stessi?

“Assolutamente sì”.

Perché?

“Siamo tutti influenzabili”.

Rimpianti?

“Forse ho studiato troppo. Cercavo di compiacere tutti e non pensavo a me. Avrei voluto capirlo prima”.

Le foto sono di Gloria Teti

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli. 

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