Progetto Via Romagna: opportunità per valorizzare un turismo ecosostenibile

L'opinione di Elisabetta Gualmini

CESENA. Si sta concretizzando in questi giorni il Progetto “Via Romagna”, che dai nostri lidi agli appennini, passando dalle pianure  alle verdi colline romagnole, dà vita a oltre 400 km suggestivi tra strade bianche o secondarie asfaltate. Da Comacchio,  con le valli del Delta del Po, si arriva al confine con le Marche, passando per il territorio ravennate e l’affascinante pineta,  o dalla “Bassa Romagna” con le prime colline del faentino, proseguendo verso il forlivese con la vallata del Bidente e nel  Parco delle Foreste Casentinesi, attraversando il cesenate e la Vallata del Savio con la ciclovia di San Vicinio, finendo nel  riminese con Valmarecchia e Valconca. Un’iniziativa che può avere riflessi importanti per il turismo. Questo il pensiero di Elisabetta Gualmini, parlamentare Europeo.

Questo splendido progetto che sta prendendo forma e  che connette per centinaia di chilometri quattro province, attraversando trenta comuni e venti tra rocche e borghi storici dal  mare e alla collina, può diventare a tutti gli effetti uno dei siti di cicloturismo più importanti a livello europeo. Si rafforza  così ulteriormente la vocazione turistica della Regione Emilia-Romagna, già tra le prime mete nazionali sia per  appassionati di cicloturismo che come sito di interesse turistico da parte di italiani e stranieri e con milioni di  pernottamenti ogni anno per questa tipologia di turismo ecosostenibile’. 

L’implementazione, tra le altre cose, di segnaletica informativa e pannelli per i percorsi ciclistici, di servizi intermedi con  kit per le biciclette, fontanelle, ricariche per le E-Bike o lo sviluppo di apposite App locali, sono un volano da sfruttare per  il nostro territorio. Un’altra ciclovia di interesse nazionale – continua Gualmini – che insieme a eventi recenti come il  Mondiale di Ciclismo di Imola dello scorso anno e il campionato italiano in corso questo fine settimana, il Giro d’Italia  che fa tappa spesso in queste zone e la Nove Colli – la cicloturistica più conosciuta a livello nazionale – contribuiscono a  proiettare le immagini della bellezza della Romagna in una dimensione mediatica internazionale. 

Anche Google nella sua App Google Maps ha aggiunto dall’inizio del 2021, oltre ai classici  itinerari pedonali, con auto o mezzi pubblici, l’opzione del percorso in bicicletta. L’importanza che tale mezzo sta  acquisendo negli spostamenti – insieme agli effetti della pandemia sulla mobilità e agli incentivi e bonus per l’utilizzo  della bicicletta – ha innalzato l’interesse di tutto il settore cicloturistico al fine di dare sempre maggiori servizi e  opportunità per chi intende conoscere la Romagna in modo sostenibile e a basso impatto ambientale. 

Questo progetto, promosso da Apt Servizi Emilia-Romagna, il portale ‘Visit Romagna’, il Consorzio regionale Terrabici e  la Camera di Commercio della Romagna, penso che abbia tutte le carte in regola per un turismo che è un pilastro  dell’economia regionale ma che lo sarà ancora di più nel prossimo futuro. Fare rete per le nostre  città è un punto di forza importante per rappresentare al meglio il “prodotto Romagna” come un forte richiamo per i turisti  alla ricerca di una vacanza attiva, raccontando il territorio attraverso ciclovie cariche di cultura, storia e gastronomia.

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli. 

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