Cesena diventa keynesiana

Presentato il bilancio. Per il piano investimenti cifra record. Crescono le entrate

CESENA. Piano degli investimenti corposo, pressione fiscale inalterata, potenziamento dei servizi, entrate che aumentano grazie ai fondi del Pnrr, del ritorno dei dividendi dalle partecipate e dagli oneri di urbanizzazione: sono gli assi portanti del bilancio del Comune di Cesena.

La voce più importante è quella degli investimenti. A disposizione dell’assessore Castori ci saranno poco più di 29 milioni, cifra record. I nuovi interventi di maggiore portata andranno a coprire un po’ tutte le aree. Ci sono progetti con finalità sociali e abitative (rigenerazione del complesso ex Roverella), altri legati all’edilizia scolastica (miglioramento sismico della Scuola media “Viale della Resistenza”), altri ancora nell’ambito della mobilità sostenibile (nuovi tratti della Bicipolitana, come il completamento della pista ciclabile via Emilia-Diegaro), nonché i contenitori per la cultura (terzo stralcio di Palazzo Mazzini-Marinelli, che ospiterà la Casa della Musica). Gli investimenti saranno anche l’elemento caratterizzante della seconda parte di legislatura che, grazie anche ai fondi del Pnrr, spingerà sull’acceleratore per contribuire al rilancio dell’economia. 

Nel frattempo resta invariata la pressione fiscale  mantenendo valori che hanno portato Cesena ad essere tra i Comuni con l’imposizione tributaria più bassa. E’ al nono posto con una media di 675 euro, mentre quella nazionale è di 804. 

Aumentano invece le entrate ordinarie. Tre le voci principali: +600 mila dalla lotta all’evasione; +500 mila dall’avvio della campagna di rinnovo delle autorizzazioni pluriennali dei passi carrai (in media 200 euro per 29 anni); + 650mila dall’aumento del fondo di solidarietà comunale.

Inoltre +300 mila dall’addizionale Irpef e l’aumento del gettito delle multe riportato ai livelli pre covid e ripartono gli introiti Atr per i parcheggi.

Sul fronte delle entrate in conto capitale spiccano: il piano sulle alienazioni (gli ambiziosi  6,7 milioni di incassi complessivi contro i 5,7 milioni di euro dello scorso anno); oneri di urbanizzazione, che passano da 1,7 a 3,6 milioni euro (+106%), sull’onda della messe di pratiche edilizie presentate a seguito dei vari bonus e incentivi approvati; aumento di quasi 10 milioni dei contributi provenienti dallo Stato e dalla Regione Emilia-Romagna (da 3,7 a 13,6 milioni di euro) per progetti co-finanziati. Il primo risultato raggiunto riguarda il finanziamento ottenuto nell’ambito del PNRR, relativo alla rigenerazione del complesso architettonico dell’ex Roverella (PINQuA).

Nella spesa corrente vi è un consolidamento e un piccolo rialzo dei budget destinati ai servizi di base erogati dal Comune, con un’attenzione particolare a Scuola e sport (+450.000 euro), Cultura (+ 200.000) e Lavori pubblici (+350.000). Rilevante il dato delle nuove assunzioni: circa un centinaio i posti da coprire nel corso del triennio. In buona parte coperture di turn-over o di stabilizzazione, ma vi sono anche alcuni potenziamenti.

Questa la suddivisione della spesa per investimenti per settore: Cultura 1.337.000;  Informatica 140.000;   Lavori pubblici 5.255.000; Mobilità 4.580.000 ; Scuole 3.300.000; Sociale/abitare 13.545.000; Sport 700.000; altro 145.000.

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli. 

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