Il nevone vissuto in redazione

Dodici giorni (ma non solo) che resteranno nella storia

CESENA. Dodici giorni che resteranno nella storia di Cesena. Dieci anni fa fu l’anno del nevone. Le precipitazioni iniziarono il 31 gennaio e terminarono il 12 febbraio. Poi, per tornare alla normalità, servì tempo, ma l’emergenza assoluta fu vissuta in quei giorni. E fu un periodo particolare anche per il lavoro in redazione. Paradossalmente fu il più tranquillo. Occuparsi di un giornale quotidiano è uno dei lavori più frenetici in assoluto. Tutte le mattine hai di fronte delle pagine bianche che devono essere riempite entro la sera con notizie il più possibile in esclusiva. Inoltre si deve decidere quali valorizzare di più, nella speranza che durante il giorno non succeda niente che sconvolga il programma, cosa che succede spesso.

In quei giorni invece non c’era bisogno di scervellarsi. Si sapeva quale sarebbe stato il tema dominante che avrebbe occupato il sessanta/settanta per cento delle pagine. Poi si trattava di trovare le notizie necessarie per fare un buon prodotto. Ma quello era l’ultimo dei problemi avendo la consapevolezza di lavorare con professionisti (cronisti e fotografo) bravi e affidabili.

Il problema era logistico. Per me spostarsi da Diegaro al centro di Cesena non era facilissimo. Allora il lavoro a distanza era ancora agli albori e tutti i giorni era fondamentale andare in redazione, anche a costo di fare tutta la strada a piedi. 

Abbiamo raccontato di tanti problemi, moltissimi disagi, ma anche di un sano ritorno ai ritmi più slow. La viabilità è stata difficile, ma non impossibile. Nei primi giorni le difficoltà sono aumentate alla massima potenza per la presenza dei camion che dovevano uscire dall’autostrada e non potevano entrare nella E45. La zona più intasata fu il tratto di via Emilia fra la rotonda di Torre del Moro e quella con l’incrocio di via Settecrociari, tappo che proseguiva in via Dismano. Il momento peggiore ci fu giovedì 2 febbraio. Per il resto si è sempre viaggiato. 

Ma il ricordo che resterà indelebile dai racconti di quei giorni è il comportamento dei cesenati: mentre lottavano contro il maltempo hanno tirato fuori il meglio di sé, dimostrando di non abbattersi e, soprattutto, di farsi carico del problema degli altri. Sotto la neve è emerso un forte senso di comunità solidale. Ma hanno giocato un ruolo importante anche internet e i social network, strumenti inediti rispetto al passato e che in quel momento difficile hanno dimostrato di poter svolgere una funzione importantissima per l’informazione in tempo reale.

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli. 

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