Non siano sempre le persone e le famiglie a pagare ogni crisi

Intervento di Marcello Borghetti, segretario Uil

CESENA. Si è riunito giovedì scorso il Consiglio della Uil Cesena per l’avvio della fase congressuale. Il Segretario Marcello Borghetti, il segretario regionale della UIL Emilia Romagna Giuliano Zignani con le delegate e delegati, si sono confrontati sui gravi problemi di attualità.  È emerso lo sconcerto per una guerra criminale che porta vittime innocenti e una nuova violenta crisi dopo anni di danni economici e sociali, causati dal virus. È indispensabile lavorare a soluzioni di pace, non astratte ma capaci di isolare il carnefice.  Nello stesso tempo accanto alla gestione umanitaria dell’emergenza, a garantire la massima solidarietà alle vittime di guerra, si sono evidenziati i danni che si ripercuotono sul Paese. Questo il pensiero di Marcello Borghetti, segretario UIil di Cesena.

Per la Uil non è sostenibile che siano sempre le persone e le famiglie a pagare ogni crisi. I redditi da lavoro e da pensione, sono falcidiati da incrementi fuori controllo dei costi, dal caro bollette e dal caro carburanti. L’azione del Governo, rispetto ai problemi e rispetto alla evidente speculazione in atto, risulta lenta, insufficiente e inadeguata. Di fronte al progressivo impoverimento degli italiani, servono politiche espansive di incremento reale dei redditi. Ci sono importanti misure a sostegno del mondo imprenditoriale, misure certamente necessarie per la tenuta occupazionale, ma di fronte al problema del potere di acquisto di lavoratrici e lavoratori, è del tutto inaccettabile lo stallo nella contrattazione nazionale di alcuni settori, come altrettanto inaccettabile è la richiesta di alcune aziende di non affrontare la contrattazione integrativa.

Si tassino gli enormi profitti di tante aziende che nella crisi hanno fatto affari d’oro, per una opera redistributiva. Infine, nel corso del dibattito, il segretario della Uil di Cesena si è soffermato sul recente comunicato stampa del Gruppo Hera la multiutility che gestisce molti servizi di pubblico interesse. L’Azienda, doverosamente, comunica il positivo risultato di esercizio 2021, ma in termini di supporto agli utenti, il comunicato si limita a citare azioni concrete di rateizzazione. A parere della Uil si perde una occasione storica, per raccogliere il l’esigenza di una sensibile diminuzione delle tariffe, sincronizzandosi con le gravissime difficolta vissute dai cittadini.

Invece di aumentare i dividendi si dovrebbe, a parere della Uil di Cesena, studiare soluzioni per diminuire sensibilmente le tariffe, e i primi a raccontare questa vitale esigenza di tanti cittadini allo stremo, dovrebbero essere i Comuni azionisti. A nostro giudizio, i nostri rappresentanti presso i Comuni, non dovrebbero limitarsi ad affermare che i dividendi servono per politiche sociali che poi le persone non percepiscono all’atto pratico, ma dovrebbero loro per primi, farsi portavoce di una urgente richiesta di revisione delle bollette. Stiamo parlando di una multiutility che gestisce beni pubblici ovvero di tutti i cittadini, e dove la responsabilità sociale, si dovrebbe in primo luogo realizzare nel contenimento delle utenze. La Uil di certo non si rassegna a tacere su quelle scomode verità, che vanno sostenute con battaglie nette, per riportare al centro del dibattito la priorità delle persone su ogni altro interesse.

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli. 

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