Tensioni e nuove alleanze lacerano la poltica

Sia nel centrodestra che nel centrosinistra

CESENA. Grandi manovre nel panorama politico. Si continua a parlare sia di centrodestra che di centrosinistra, ma entrambi gli schieramenti sono tutto fuorché un monoblocco. Non a caso nel centrodestra Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, lamenta in continuazione distanze e mancanze di dialogo con Salvini e Berlusconi.

Nel centrosinistra i problemi non sono una novità. In questo periodo stanno affiorando due nuove “cose” di sinistra. Una “rosso-verde”, che potrebbe unire la Sinistra italiana di Nicola Fratoianni e i Verdi di Angelo Bonelli. Nello stesso tempo il movimento capitanato da Luigi De Magistris fa partire da Roma la prima tappa verso una nuova Cosa “rossa” antagonista, che potrebbe aggregare anche Rifondazione comunista e Potere al Popolo. A questo punto resta da capire cosa farà Articolo Uno. Fermo restando l’alleanza col Pd, resta da capire se saranno due forze separate o se torneranno ad unirsi. Poi non vanno sottovalutate le tensioni tra Pd e 5Stelle. Differenze ci sono sempre state, ma l’impressione è che un avvicinamento sia sempre più difficile. 

Stando così le cose è difficile pensare che possa nascere quel campo largo che non molto tempo fa aveva ipotizzato Enrico Letta. Ma, visto quello che è successo nella seconda repubblica (dal 1994 a oggi), ha senso parlare di campi larghi? In entrambi gli schieramenti  le alleanze non hanno mai funzionato. Ne quando erano risicate, ma neppure quando sembravano blindate. 

Al momento è impossibile ipotizzare quale possa essere il futuro. Però è lecito farsi alcune domande anche perché tra meno di un anno (al massimo) si voterà per eleggere il nuovo parlamento. Ed allora è lecito chiedersi se abbia senso continuare ad avere leggi elettorali con quote più o meno rilevanti di maggioritario. Non che il proporzionale sia garanzia di governabilità. I personalismi e gli interessi di parte saranno sempre e comunque motivo di tensione. Anche se in Germania, ad esempio, le grandi coalizioni sono all’ordine del giorno e sembrano funzionare. Oppure si potrebbe pensare ad un premio di maggioranza, ipotesi però cassata ancor prima che potesse diventare operativa. 

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli. 

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