La tempesta perfetta

Nell'assemblea di Legacoop espressa molta preoccupazione per la situazione economica

CESENA. Non si cura un male grave con un’aspirina. E’ questo il messaggio forte e chiaro lanciato questa mattina nel corso dell’assemblea di Legacoop Romagna che si è tenuta al Grand Hotel Gallia di Milano Marittima. Pur evitando toni politicamente scorretti, tutti i relatori, a partire dal presidente Mario Mazzotti, hanno sottolineato che la situazione è diventata insostenibile e manca pochissimo per farla deflagrare. Il problema è chiaro: i costi dell’energia, quasi quadruplicati rispetto al 2020, hanno fatto schizzare verso l’alto il prezzo dei prodotti. Le aziende non possono però più assorbirli e gli aumenti diventano inevitabili. Ma una crescita del prezzo del prodotto finale rischia di contrarre il mercato che risente anche di una ridotta capacità di spesa delle famiglie.

Mario Mazzotti, presidente Legacoop Romagna

A pesare è l’aumento del carburante e, soprattutto, delle bollette. E la possibilità di dilatare i pagamenti è un pannicello caldo. Rinviare non significa non pagare. Il problema è solo posticipato. Non a caso secondo una ricerca di Ipsos emerge che l’incertezza e la preoccupazione per la tenuta del bilancio familiare interessa il 75 per cento degli italiani e l’88 è pronto ad azioni di contenimento delle spese, incluso il taglio dei consumi nel 39 per cento dei casi. Le difficoltà immediate possono manifestarsi per le fasce di reddito più basse, la cui propensione al consumo è più elevata, e le disponibilità liquide più contenute come ha segnalato Luigi Signorini, direttore generale di Bankitalia, al congresso dell’Acri.

Insomma si profila la tempesta perfetta e, come sottolineato nell’assemblea di Legacoop, servono risposte adeguate da parte sia del governo nazionale, ma anche dell’Europa. Per farlo serve muoversi con progetti a medio lungo termine, ma anche con interventi immediati. Il rischio altrimenti è di ingolfare un sistema produttivo che ha il fiato grosso dopo  due crisi pesantissime. 

Significativo quello che ha detto Mario Mazzotti, presidente Legacoop Romagna: “Anche se per ora le imprese vivono una sorta d’attesa, con punte significative di pessimismo verso il futuro, ma non ancora di sfiducia, il rischio è di imboccare la strada della stagflazione e che la spinta propulsiva su cui si contava per la crescita, si interrompa bruscamente. Occorre quindi avviare un piano nazionale ed europeo per l’indipendenza energetica, sostenere la domanda e i redditi, affrontare il problema della frammentazione del sistema produttivo, risolvere la questione dei “contratti pirata” che minano il mercato del lavoro e le cooperative sane. Di fronte all’aggressione della Russia contro l’Ucraina, è durissima la condanna di Legacoop, che ha rilanciato la necessità di interrompere l’escalation e fare sedere al tavolo dei negoziati le parti in campo, facendo prevalere le ragioni della pace, per fermare gli orrori della guerra e riprendere il cammino della crescita”. 

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli. 

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