Dal Manuzzi un pizzino agli americani

Il Cesena ha un pubblico almeno da alta serie B

CESENA. Una domenica con molte notizie positive per i tifosi cesenati. Con il Rimini bisognava vincere, ma non per la classifica. Una volta tanta il campanile contava più della graduatoria. Perciò è positivo aver conquistato i tre punti in quella che sembrava una partita bloccata. Lo è perché si può fare marameo ai riminesi, ma anche per un altro motivo: a bocce ferme si torna a ragionare con freddezza ed allora ci si rende conto che se Prestia non si fosse inventato quel gol oggi il Cesena sarebbe a meno sette dalla Reggiana, divario forse incolmabile.

Per la verità sono tanti anche cinque punti perché l’undici di Reggio Emilia è una formazione che le vittorie le porta a casa. Fino ad ora rispetto al Cesena ha vinto più partite “sporche” ed è questo a fare la differenza. Di sicuro d’ora in avanti nessuna delle due potrà permettersi battute a vuoto. Soprattutto il Cesena non potrà sprecare più niente. Fondamentale potrebbe poi essere la condizione fisica. 

Al di là della grande soddisfazione di aver battuto il Rimini e delle ripercussioni sulla classifica, la partita di domenica ha detto una cosa incontestabile: il Cesena ha un pubblico quanto meno da serie B. Non è certo una novità, ma vedere al Manuzzi 14 persone per una partita che è un derby, ma è pur sempre di serie C, è un dato che deve far riflettere. Fra l’altro di quelli “solo” duemila erano riminesi. 

In Serie B ci sono sette squadre (Cosenza, Perugia, Brescia, Como, Sudtirol, Venezia e Cittadella) che hanno una media di spettatori inferiore ai seimila e altre otto (Parma, Frosinone, Modena, Spal, Benevento, Pisa, Ascoli e Ternana) con un media compresa fra i seimila e i diecimila. Inoltre in serie A ci sono quattro squadre con una media paganti bassina: Spezia 8.104; Empoli 10,637; Cremonese 11.223; Monza 11.386. Tutto questo testimonia che la serie C sta molto stretta al Cesena. Ma, purtroppo, i tifosi non fanno gol. Con il loro incitamento possono aiutare, ma è la squadra che deve centrare l’obiettivo. E può farlo solo se è competitiva. 

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli. 

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