Un sondaggio premia il Pd. Se sarà confermato sarà anche un riconoscimento al lavoro fatto
Mi piace leggerli e li pubblico sempre molto volentieri perché, comunque, indicano una tendenza. Però continuo a ritenere che i sondaggi vadano presi con le molle. Soprattutto per quanto riguarda i numeri. Non a caso viene sempre indicata una forbice abbastanza ampia. Va anche detto che, di solito, tendono ad essere più affidabili i risultati di quelli locali in quanto il panel delle persone contattate è molto più rappresentativo. Però, anche questi non sono il vangelo.
A Cesena ne sono stati fatti due. Entrambi dal Pd. Tutte e due confortano la coalizione di centrosinistra e portano Enzo Lattuca ad essere molto più fiducioso sulla possibilità che lui possa essere il futuro sindaco di Cesena. Tranquillo lo è sempre stato, ma è innegabile che adesso lo è un po’ di più. Lo si percepisce abbastanza bene. Anche se è consapevole che quello che ha in mano è pur sempre un sondaggio al quale ha guardato e guarda con interesse anche l’attuale sindaco.
Se le cose dovessero andare come è stato previsto sarebbe una rivincita anche per Paolo Lucchi e per il suo lavoro. Il primo cittadino è stato dipinto come il male assoluto. Tutto soprattutto per piazza della Libertà. Poi lo hanno considerato responsabile di ogni cosa a partire dai due crac bancari e dal fallimento del Cesena calcio. Come se fossero società nelle quali aveva competenze.
Certo, di errori ne ha fatti (chi non ne fa). Inoltre avere a che fare con Lucchi non è sempre facilissimo. Ha un caratterino. Però sa anche correggersi. Prendiamo Carta Bianca. L’idea è buona, ma non poteva essere la panacea di tutti i mali. In particolare non era giusto mettere sullo stesso piano i residenti con gli enti di secondo livello. L’errore è stato corretto ed ora Carta Bianca è una stupenda dimostrazione di democrazia diretta.
Però è fuori di dubbio che le tensioni ci sono state. Ma è anche vero che sarebbero state molto meno se il sindaco non si fosse occupato di piazza della Libertà. È stato giusto farlo? Secondo me sì. Lucchi non ha fatto un blitz. Aveva un’idea di città che era messa nero su bianco nel programma e l’ha realizzata. Poi possiamo discutere di tutto, a partire dai costi e dai tempi di realizzazione. Ma l’obiettivo era chiaro: trasformare completamente quella piazza. Non tanto dal punto di vista estetico, ma dell’utilizzo. Idea che, per essere chiari, condivido. Certo, ora bisogna darle gambe per camminare. Da sola non può andare da nessuna parte. Essendo un contenitore va riempito di contenuti. Però può funzionare. Lo ha dimostrato il Natale.
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