Indagine Confesercenti: tasse e manodopera le criticità principali
Nonostante l’alluvione
il commercio tiene
Tasse e manodopera
i problemi principali
Tasse alte, reperimento della manodopera e costo dell’energia sono i problemi principali del commercio, settore che pur uscendo da un anno difficile per l’alluvione hanno sensazioni positive e, comunque, migliori rispetto a quelle registrate in passato. Emerge dalla consueta indagine realizzata dalla Confesercenti di Cesena e presentata oggi in una conferenza stampa ben organizzata e che ha permesso di fare chiarezza su molti punti e su tanta narrazione. Nel 2023 le condizioni dell’impresa sono peggiorate per il 25 per cento delle aziende. E, forse, non è un caso che, come segnalato da Cesare Soldati, presidente della Confesercenti cesenate, il 23 per cento delle aziende non ha modificato il proprio modo di fare impresa per affrontare i cambiamenti legati alle nuove abitudini di consumo.
Interessante invece notare un moderato ottimismo per il futuro prossimo venturo. Il 38 per cento prevede un miglioramento che per il 55 per cento arriverà a breve.
Un sondaggio che di certo farà contento il sindaco in quanto il 48 per cento degli intervistati approva politiche e provvedimenti del Comune, a fronte del 18 per cento negative e del 34 che non sa o non risponde.
Nonostante tutto bisognerà però fare i conti con alcune dinamiche che sono imprescindibili, a partire dalla difficoltà a reperire manodopera. Problema legato a un diverso approccio da parte dei giovani, ma anche e soprattutto al tema demografico. Situazione che ha portato Luca Panzavolta, amministratore delegato di Cia Conad, ad affermare che l’impasse potrà essere risolta “solo di fronte a flussi migratori importanti e selezionati”. Non a caso, Carlo Battistini, presidente della Camera di Commercio, ha detto che c’è un’importante brand del territorio che sta lavorando per portare in zona cinquecento lavoratori dall’India.
Sotto questo aspetto va segnalata, come sottolineato dal sindaco di Cesena, c’è il grossissimo problema legato alla casa. In città è difficile se non impossibile trovare appartamenti in affitto. Lo dimostrano i dati delle agenzie: 24 annunci a fronte di circa 1.500 di vendita.
Inoltre resta alto l’allarme sull’inflazione che sta rientrando, ma molto meno sul food dove, al momento, è attorno al cinque per cento e nel 2024 non scenderà sotto il tre. Inflazione che ha eroso i risparmi e modificato gli acquisti che stanno salendo nel fatturato, ma diminuendo nei volumi.
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