Ho avuto modo di provare in anteprima i nuovi telefoni Blackberry prima del lancio ufficiale nei negozi. Diciamolo subito: ci vuole molto coraggio per lanciare un nuovo sistema operativo per smartphone nel 2013.
Il mercato ormai è segmentato, gli altri vantano milioni di app e persino il vecchio CEO si è disfatto delle quote azionarie che aveva in tasca. Insomma, perché scegliere un Blackberry al giorno d’oggi?
La sensazione che mi hanno lasciato il Z10 (il modello touch) e il Q10 (con la tastiera) è ottima, la tecnologia che sta alle spalle è orientata come sempre verso l’uomo d’affari che bada poco all’apparenza e molto alla sostanza, ma con in più quel tocco “consumer” che ormai è imprescindibile anche per il telefono aziendale.
In particolare l’idea dell’Hub, che raccoglie tutti i messaggi email, sms e social in un unico luogo è molto fruibile all’atto pratico, così come la separazione tra quanto riguarda la vita aziendale e la vita privata.
Il multitasking è reale, a differenza che sull’Iphone, e la tastiera touch è il top del mercato. Ciliegina sulla torta: c’è la possibilità di fare girare la maggior parte delle applicazioni Android.
Blackberry è uscita dal torpore e ha piazzato anche alcuni colpi di comunicazione non da poco, come l’ingaggio di Alicia Keys come direttrice creativa. Non male, per una compagnia data per spacciata.
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