Da uno studio della Confesercenti emergono anche dati sorprendenti. Documento di Graziano Gozi
Sta per concludersi il ciclo di incontri organizzato da Confesercenti Cesenate su uno dei temi più spinosi per le piccole e medie imprese, in particolare per bar, ristoranti, alberghi e settore alimentare. La Tari, la “famosa” tassa sui rifiuti. Ne parla Graziano Gozi, direttore della Confesercenti.
È l’argomento che abbiamo deciso di mettere al centro di una serie di appuntamenti organizzati nelle nostre sedi territoriali – Cesena, zona Rubicone, zona Valle Savio e per ultima la zona mare in programma lunedì prossimo – dove abbiamo cercato, innanzitutto, di creare le migliori condizioni di dialogo tra amministratori e imprese.
Un vero momento di confronto, per capire come viene applicata la tassa, come viene calcolata, quanto “peso” hanno le politiche comunali in questa cosa, e per dare l’opportunità ai diretti interessati di esprimere le loro opinioni e di cercare possibili soluzioni condivise. Il tema è ovviamente spinoso.
Come associazione di categoria abbiamo deciso di fare un approfondimento cogliendo le voci dal basso, là dove la plausibile lamentela delle imprese sulla “questione tasse” può essere l’elemento di partenza per andare nello specifico e affrontare la questione in una maniera più concreta. Per questo motivo abbiamo invitato e accolto durante i nostri incontri gli amministratori comunali che si sono resi disponibili a un dialogo: nel giro di pochi giorni i sindaci e assessori dei comuni di Cesena, Gambettola, Savignano, Bagno di Romagna, Mercato Saraceno, Sarsina, Cesenatico, Gatteo e San Mauro Pascoli, hanno risposto alle proposte della Confesercenti e alle domande delle imprese, che sono state molto presenti nel corso dei vari appuntamenti.
Siamo contenti di questo riscontro in termini di partecipazione: spesso le imprese si rivolgono prima a noi associazioni per avere chiarimenti sulle modalità di calcolo della Tari e per capire chi gestisce una tassa che negli anni ha generato anche confusione (nomi diversi per la stessa tassa, enti diversi per la riscossione). Negli incontri abbiamo quindi cercato di fare davvero il punto in maniera esaustiva, avvalendoci di uno studio dettagliato realizzato insieme con la società “Innova”, che si occupa di servizi per la qualità, l’ambiente e l’energia.
Abbiamo analizzato e comparato i costi delle principali categorie del commercio e turismo nei diversi comuni del cesenate perché siamo convinti che gli amministratori non abbiano consapevolezza di quanto sia onerosa la Tari in particolare per certi settori del commercio e turismo. Il dialogo è un passo importante e noi sicuramente continueremo come associazione a sostenere i nostri associati, per non lasciare punti d’ombra attorno a questa tariffa. Terremo viva l’attenzione su una delle tasse più contestate dalle imprese e parteciperemo il prossimo 25 ottobre all’appuntamento a livello nazionale, il “Tari day”.
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