Il sindaco replica ai 5Stelle: non guardo alle primogeniture, ma allo strumento che abbiamo dato alla città
Non avevo dubbi. Non si è fatto attendere la controreplica di Lucchi ai 5Stelle. Questa la sua nota. Il tema è sempre lo stesso: l’antifascismo.
Sono molto molto soddisfatto dell’atto approvato dal nostro Consiglio comunale ed ancor più per il fatto che lo stesso sia frutto di una sintesi politica alta del confronto tra Movimento 5 Stelle, Pd, Mdp e Gilberto Zoffoli che, messi assieme, rappresentano la quasi totalità del nostro Consiglio comunale ed anche della nostra città, me lo si consenta. A tutti loro va un ringraziamento non formale, poiché sono stati capaci di accantonare l’attenzione ai particolari, per puntare invece ad un comune denominatore chiaro e trasparente.
Penso infatti da sempre che non ci si divida sui valori dell’antifascismo, che sono tra quelli fondanti della nostra comunità. Per questo, lanciando l’appello ad emendare la delibera di Consiglio comunale (con la lettera aperta a Natascia Guiduzzi, con la lettera della Giunta ai Consiglieri, con ripetute prese di posizione) lo avevo auspicato ed ora ne sono semplicemente felice.
Non avevo dubbi. Non si è fatto attendere la controreplica di Lucchi ai 5Stelle. Questa la sua nota. Il tema è sempre lo stesso: l’antifascismo.
Sono molto molto soddisfatto dell’atto approvato dal nostro Consiglio comunale ed ancor più per il fatto che lo stesso sia frutto di una sintesi politica alta del confronto tra Movimento 5 Stelle, Pd, Mdp e Gilberto Zoffoli che, messi assieme, rappresentano la quasi totalità del nostro Consiglio comunale ed anche della nostra città, me lo si consenta. A tutti loro va un ringraziamento non formale, poiché sono stati capaci di accantonare l’attenzione ai particolari, per puntare invece ad un comune denominatore chiaro e trasparente.
Penso infatti da sempre che non ci si divida sui valori dell’antifascismo, che sono tra quelli fondanti della nostra comunità. Per questo, lanciando l’appello ad emendare la delibera di Consiglio comunale (con la lettera aperta a Natascia Guiduzzi, con la lettera della Giunta ai Consiglieri, con ripetute prese di posizione) lo avevo auspicato ed ora ne sono semplicemente felice.
Non mi interessano le primogeniture né le letture di uno o dell’altro: a me interessa il risultato. E lo stesso è evidente a tutti: Cesena è ora una città nella quale sarà possibile con ancor maggior forza, dichiararsi esplicitamente antifascisti, mentre coloro che i simboli orribili del fascismo invece vogliono promuoverli, troveranno di fronte a sé un muro che li respingerà sulla base di norme precise e di una posizione politica compatta e condivisa.
Il nuovo testo darà – esattamente come era negli obiettivi iniziali – alla Polizia municipale gli spazi normativi per controllare chi dovesse avvicinarsi ai nostri luoghi pubblici ed alle nostre sale, cercando di calpestare la storia di una città medaglia d’argento per la propria partecipazione alla lotta di resistenza ed alle forze di Polizia strumenti ancor più chiari di intervento.
Assieme a Siena, Pavia Torino, abbiamo aperto una strada che, ne sono certo, seguiranno tante altre città che non vogliono correre il rischio di vedere derubricare le “Marce su Roma” a semplici rievocazioni storiche. Per riuscirci, a Cesena, per fortuna, il Consiglio comunale ha deciso di essere “di parte”.
Chi ha scelto di limitarsi a valutazioni giuridico normative (nascondendo una difficoltà politica che in Consiglio comunale si è invece palesata con grande evidenza) ha sbagliato, pagando l’errore con un isolamento pesante e difficile da reggere. Mi auguro che il tempo e la capacità di riflettere sui propri errori, pongano rimedio a questo isolamento culturale e politico, che la larga maggioranza del Consiglio ha giudicato incomprensibile.
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