Fabrizio Landi sottoscrive il "Manifesto turismo 4.0" lanciato dal ministro Dario Franceschini
Fabrizio Landi, candidato PD alla Camera sottoscrive il Manifesto Turismo 4.0 lanciato da Franceschini, per continuare a investire in turismo e cultura anche in Romagna. Questo il suo pensiero.
Nei giorni scorsi sono stati presentati i dati relativi al settore turistico in Emilia Romagna: risultati positivi, con oltre 57 milioni di presenze nel 2017, in crescita del 6% rispetto all’anno scorso, per un comparto che rappresenta il 12% del Pil regionale. Anche alla luce di questi dati sottoscrivo in pieno il “Manifesto del Turismo 4.0”, presentato due giorni fa a Rimini dal ministro Franceschini insieme al sindaco Gnassi, che sottolinea la centralità sociale, economica, occupazionale del turismo a livello nazionale, tale da richiedere un piano di politiche industriali simili a quello già attivato per le imprese.
Negli ultimi anni il governo guidato dal Partito Democratico ha investito sempre più risorse nel settore: maggiore integrazione tra cultura e turismo, più impulso ai musei, valorizzazione del patrimonio artistico hanno portato nel 2017 oltre 50 milioni di visitatori nei musei italiani, per un incasso di 200 milioni di euro in un anno.
Ora abbiamo bisogno di rendere operativo questo progetto di rilancio del turismo italiano su base industriale. La riviera romagnola rappresenta una componente guida del comparto turistico nazionale: noi candidati del centrosinistra romagnoli ci impegniamo a sostenere le proposte indicate nel manifesto “Turismo 4.0”.
Eccone una sintesi: riconoscere all’industria turistica gli incentivi previsti per i progetti Industria 4.0 e Impresa 4.0; sostenere gli investimenti per la riqualificazione delle strutture ricettive; ridurre le tasse sugli immobili alberghieri e diminuire il costo del lavoro per i lavoratori stagionali; collegare i principali hub con la rete ferroviaria ad alta velocità, che va sviluppata anche lungo la costa adriatica; assicurare la banda larga in tutte le località turistiche; contrastare l’esercizio abusivo; consentire anche alle piccole e medie imprese la possibilità di accedere agli incentivi previsti per le grandi aggregazioni d’impresa; sostenere progetti urbani di riqualificazione, del paesaggio e del contesto balneare.
In parallelo alle misure per sostenere il turismo, il Partito Democratico intende continuare a investire in cultura, contro chi dice che “con la cultura non si mangia”: tra le misure proposte, vogliamo aprire i musei principali fino a mezzanotte, prevediamo di rendere strutturali gli investimenti avviati in questi anni, dal Bonus Cultura per i 18enni, al Progetto Bellezza, fino ai finanziamenti per il cinema e lo spettacolo dal vivo; vogliamo estendere l’Art Bonus, che prevede la deducibilità fiscale per chi investe in cultura, a tutte le realtà culturali, anche non statali.
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