Quattro appuntamenti con Daniele Mencarelli, Luca Trapanese, Cristiano Cavina, Lillo e Greg condotti da Marco Viroli
Al Ridotto del Teatro Diego Fabbri, corso A. Diaz 47, a Forlì, tornano gli Incontri con gli Autori, in un ciclo di quattro appuntamenti con Daniele Mencarelli, Luca Trapanese, Cristiano Cavina, Lillo e Greg.
Tutti gli appuntamenti saranno condotti e moderati da Marco Viroli.
Il ciclo di Incontri con gli Autori è organizzato da Accademia Perduta – Romagna Teatri in collaborazione con Libreria Ubik Forlì e Comune di Forlì.
Si ricorda che, in osservanza dei D.L. in vigore, l’accesso al Ridotto del Teatro per i maggiori di 12 anni è consentito esclusivamente se in possesso di “Super Green Pass” (certificato di vaccinazione e/o guarigione da Covid-19) e, a esclusione dei bambini sotto i 6 anni, è necessario indossare mascherine di tipo FPP2 per tutta la durata dell’Incontro.
L’ingresso a tutti gli Incontri è gratuito e libero fino a esaurimento posti.
Info: 0543 26355 – accademiaperduta.it
Mercoledì 2 febbraio 2022, ore 18.00
Daniele Mencarelli presenta “Sempre tornare” (Mondadori)
Estate 1991, Daniele ha diciassette anni e questa è la sua prima vacanza da solo con gli amici. Due settimane lontano da casa, da vivere al massimo tra spiagge, discoteche, alcol e ragazze. Ma c’è qualcosa con cui non ha fatto i conti: se stesso. È sufficiente un piccolo inconveniente nella notte di Ferragosto perché Daniele decida di abbandonare il gruppo e continuare il viaggio a piedi, da solo, dalla Riviera Romagnola in direzione Roma. Libero dalle distrazioni e dalle recite sociali, offrendosi senza difese alla bellezza della natura, che lo riempie di gioia e tormento al tempo stesso, forse riuscirà a comprendere la ragione dell’inquietudine che da sempre lo punge e lo sollecita. In compagnia di una valigia pesante come un blocco di marmo, Daniele si mette in cammino, costretto a vincere la propria timidezza per chiedere aiuto alle persone che incontra lungo il tragitto: qualcosa da mangiare, un posto in cui trascorrere la notte. Troverà chi è logorato dalla solitudine ma ancora capace di slanci, chi si affaccia su un abisso di follia, sconfitti dalla vita, prepotenti inguaribili. E incontrerà l’amore, negli occhi azzurri di Emma. Ma soprattutto Daniele incontrerà se stesso, in un fitto dialogo silenzioso in cui interpreta e interroga senza sosta ciò che gli accade, con l’urgenza di divorare il mondo che si ha a diciassette anni, di comprendere ogni cosa e, su tutto, noi stessi: misurare le nostre forze, sapere di cosa siamo fatti, cosa può entusiasmarci e cosa spegnerci per sempre. Questo viaggio lo battezzerà infine all’arte più grande di tutte. L’arte dell’incontro.
Martedì 22 febbraio 2022, ore 18.00
Luca Trapanese presenta “Le nostre imperfezioni” (Salani)
Dicono che non serve una ragione precisa per compiere il Cammino di Santiago, e che per viverlo al meglio bisogna sapersi sorprendere a ogni passo. In effetti Livio non sa esattamente perché ha deciso di partire zaino in spalla, trascinando con sé due amiche fino alla tomba di San Giacomo. Per consolidare la propria fede e prendere finalmente i voti? O per il motivo opposto, temporeggiare quanto basta per capire se è davvero quella la sua strada? Di certo, ad animare le sue scelte è sempre stato l’amore per gli altri, una vocazione che lo ha portato molte volte lontano da casa – un bell’appartamento a Posillipo, coccolato da mamma e papà – e l’ha condotto in giro per il mondo, al fianco degli umili, dei bisognosi, degli ultimi. La risposta ai suoi dubbi lo attende nell’antico borgo di Portomarín e ha il volto sorridente di Pietro, un architetto dai tratti orientali e in sedia a rotelle, che si offre di accompagnarlo nella chiesa di San Nicola e di mostrargliene la prodigiosa bellezza. Una chiacchiera dopo l’altra, i due diventano presto inseparabili e decidono di proseguire insieme fino a Compostela, fino a scoprire un’altra preziosa verità: il Cammino più importante non si fa a piedi, ma con il cuore. E così l’arrivo al santuario si trasformerà nell’inizio di un nuovo percorso, più lungo e più difficile per entrambi.
Martedì 22 marzo 2022, ore 18.00
Cristiano Cavina presenta “La parola papà” (Bompiani)
Cristiano Cavina scrive un romanzo di famiglia mettendone al tempo stesso in discussione i fondamenti. Grazie a una lingua viva, plasmata dall’urgenza, viaggia attraverso il gioco di specchi che trasforma un figlio in un genitore. E in queste pagine tenere e spietate si interroga insieme a noi sull’onestà della scrittura, sul potere della lettura, sulle narrazioni a cui affidiamo il compito di renderci le persone che siamo.
I padri tirano su di peso i figli e se li caricano sulle spalle. Io non ho nessuno che mi possa prendere così. Chissà come si vede da lassù.
Si può diventare un papà senza averne avuto uno? Il protagonista di questa storia trascorre l’infanzia sognando il mondo visto dall’alto, quello dei bambini che hanno un padre che li prende sulle spalle, ma le sole risposte alle sue domande le trova tra le pagine dei libri. È così che, quando tocca a lui diventare padre, pensa di poter fare i conti con il passato scrivendo a sua volta un romanzo. Ma saranno proprio i figli – che coniano per lui l’ambiguo appellativo di “babba” – insieme ai detenuti di un carcere a spingerlo verso la soglia dove l’immaginazione osa incontrare la realtà e ciascuno si assume la responsabilità di vivere la sua storia fino in fondo. Per questo il “babba” e i suoi tre bambini si mettono in viaggio tra la Via Emilia, la letteratura e la vita, alla ricerca di una parola che bisogna trovare il coraggio di pronunciare.
Sabato 9 aprile 2022, ore 18.00
Lillo e Greg presentano “Biografia. Non autorizzata da Lillo. Non autorizzata da Greg” (Gremese)
Lillo: “questa biografia non è assolutamente autorizzata! Non c’è la benché minima chiarezza sulle fonti! Greg non è in grado di fornirmi testimonianze attendibili; tutti i fatti vengono elencati e raccontati con una precisione inspiegabile! Io stesso non ho memoria di certi eventi. Come può essere pubblicata una biografia così!?! Sono pronto a bloccare l’uscita del libro e ad andare per vie legali!”. Greg: “non posso che stigmatizzare sia questa presunta biografia, sia quel pennivendolo del suo sedicente autore! Un’accozzaglia di corbellerie, senza fonti dichiarate né plausibili, che non trovano fondamento nella mia memoria né, tantomeno, nella credibilità degli accadimenti, per chi conosca minimamente la mia storia o il mio passato. Diffido di questo sedicente biografo, emerito sconosciuto, il cui nome suona così artefatto da renderne palese l’inesistenza. Per la mia tutela, mi trovo costretto a incaricare della questione i miei avvocati!”.
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