Zambianchi si ricandida alla Camera di Commercio di Forlì-Cesena

Alla Camera di Commercio di Forlì-Cesena è tempo di rinnovo, infatti nel mese di luglio prossimo si insedierà il nuovo Consiglio che durerà in carica per il quinquennio 2013-2018.
Il primo atto si è compiuto il 15 gennaio scorso con la pubblicazione sul sito dell’avviso pubblico rivolto alle Organizzazioni imprenditoriali, sindacali ed alle Associazioni dei consumatori, le quali entro il 25 febbraio dovranno inviare alla Camera gli elenchi comprendenti i dati richiesti dall’art. 2 del Decreto del Ministero Sviluppo Economico 4/8/2011 n.156 (numero delle imprese associate e degli addetti).
Nei 30 giorni successivi – entro quindi il 26 marzo – il Segretario Generale, responsabile del procedimento, invierà al Presidente della Giunta Regionale, dopo averne controllato la regolarità, i documenti acquisiti completati con i dati del diritto annuale versato dalle imprese associate alle Organizzazioni e i dati sul valore aggiunto per addetto per ciascun settore economico.
Il Presidente della Giunta regionale ha 30 giorni di tempo per le verifiche, entro il 26 aprile procederà a comunicare il grado di rappresentatività delle organizzazioni imprenditoriali, sindacali e dei consumatori, determinando il numero di consiglieri spettanti, chiedendo di designarli. Invierà anche analoga richiesta al Presidente della Consulta provinciale dei Liberi Professionisti.
Gli ulteriori 30 giorni serviranno a tutte le categorie coinvolte per la designazione dei propri rappresentanti, che saranno comunicati al Presidente della Giunta regionale assieme a tutta la documentazione per l’accertamento del possesso dei requisiti necessari.
Il Presidente della Giunta regionale, con proprio decreto, provvederà infine a nominare il nuovo Consiglio camerale e a fissarne la data d’insediamento, ponendo all’ordine del giorno la nomina del Presidente.
Come sottolineato dal Presidente Alberto Zambianchi, diverse sono le novità che connotano questo rinnovo: alcune novità sono di “tipo normativo” e cioè prevedono l’istituzione di un nuovo seggio all’interno del Consiglio camerale per la rappresentanza dei “Professionisti” (Commercialisti, Avvocati, Notai, ecc.) e prevedono la tutela del genere femminile, riservandone la rappresentanza nel Consiglio. Altre novità sono di
“tipo numerico”, perché i dati pubblicati dal Ministero dello Sviluppo Economico (dati che tengono conto del n. delle imprese, dell’indice di occupazione, del valore aggiunto prodotto e dell’ammontare del diritto annuale pagato) fanno emergere che, rispetto al 2008, vi sono tre settori che perdono un seggio (Agricoltura, Artigianato, Cooperazione) e che vi sono tre settori che guadagnano un seggio (Commercio-Turismo, Industria, Servizi alle imprese).

Tutto ciò premesso, il Consiglio camerale nel 2013 sarà così composto:

Settori  Seggi
Agricoltura 2
Artigianato 5
Industria 4
Commercio 5
Cooperazione 1
Turismo 2
Trasporti e Spedizioni 1
Credito e Assicurazioni 1
Servizi alle imprese 4

A quanto indicato in tabella, si aggiungono 3 seggi in rappresentanza dei Sindacati, delle Associazioni di Tutela dei Consumatori e dei Liberi Professionisti.
Il Dott. Zambianchi ha poi anticipato che avvierà a breve una consultazione mirata a definire se si possa procedere ad una ripartizione dei seggi “più inclusiva” e cioè tale da garantire la maggior rappresentatività possibile, oppure se si debba procedere matematicamente alla luce dei singoli dati.
Risulteranno quindi decisivi la “volontà di fare accordi” ed i conseguenti apparentamenti, sia a livello di settore (prima), sia a livello generale (poi).
“Auspico – dichiara il Presidente Zambianchi – che possa prevalere il desiderio della più ampia collaborazione. Come nell’inno nazionale, vorrei vedere tutti “stringersi a coorte” per sostenere lo sviluppo dell’economia locale in ogni suo settore e comparto da sempre fortemente interconnessi.
Per quanto mi riguarda – continua il Presidente – proporrò la mia ricandidatura, perché sono rieleggibile, perché ho la fiducia di chi mi ha designato nel Consiglio camerale e, soprattutto perché, dopo due anni estremamente difficili, contraddistinti da una crisi economica durissima e dai tanti travagli che stanno vivendo le Istituzioni e la “Politica” nel nostro Paese, mi piacerebbe poter continuare fattivamente a concorrere alla ripresa, completando e promuovendo iniziative mirate a sostenere le imprese che faticano a sopravvivere ed iniziative dirette ad incentivare l’innovazione, l’internazionalizzazione ed ogni altro strumento che possa servire ad accrescere la competitività delle aziende di ogni settore e di ogni dimensione, a partire da quelle più piccole che sono anche quelle che stanno soffrendo di più. Certamente occorre fare in modo che le Istituzioni e la “Politica” attribuiscano al mondo dell’impresa quella rilevanza economica e sociale che essa merita per il ruolo insostituibile che svolge nell’innescare e favorire il processo “crescita – benessere – coesione sociale”.
Insieme alla candidatura presenterò linee programmatiche che saranno impostate partendo dalle nostre analisi territoriali e valorizzando le competenze professionali di tutta la nostra struttura tecnica e degli membri dei nostri Organi istituzionali. Poi terrò conto delle richieste e delle indicazioni che riceverò dalle singole Associazioni oppure da raggruppamenti di Associazioni come “Rete Imprese Italia” o “Una sola voce per l’economia”. Analogamente particolare attenzione riserverò al dialogo ed alle possibili sinergie con le Camere Romagnole.
Ovviamente procederò poi ad una verifica e, se – come spero – ci sarà il necessario consenso, mi impegnerò al massimo non mancandomi né il tempo, né l’esperienza, né la voglia di fare”.

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