La sua tavolozza è fra l’arenile di Bellaria e il pontile di Igea Marina
di Vincenzo Marano
Con le sue fotografie, cattura le ombre e le trasforma in poesia. Prima con il sistema analogico, oggi, un clik dal telefonino smartphone. Vive e lavora a Bellaria – Igea Marina in provincia di Rimini, Silvio Canini, artista poliedrico che con i suoi scatti trasforma l’obiettivo in una “penna che racconta storie”. Esplora i volti e l’anatomia umana con delicatezza e ne coglie le forme antropologiche. La sua tavolozza è fra l’arenile di Bellaria e il pontile di Igea Marina. Silvio è un attento osservatore; riesce a catturare e dare significato soggettivo ad una molteplicità di forme sia ferme che animate.
L’attività fotografica di Canini ha conosciuto le trasformazioni comportamentali dei bagnanti degli ultimi 30 anni. Una delle sue prime pubblicazioni, nel 1998, fu “We are Open” un libro fotografico con scatti sovrapposti che già vedeva come set la spiaggia di Bellaria. Il volume fu pubblicato da Aiep Editore che gli valse il premio “Città di Prato”. Un successo che venne bissato l’anno seguente come miglior libro ,all’edizione annuale di “Photo Padova”.In questi primi due decenni del nuovo secolo, le pubblicazioni di Canini si sono succedute con continuità. Fra le più importanti “Venditori di ombre”, nel 2002. Altro lavoro ,“Il mare del silenzio”, del 2005 che gli valse anche la pubblicazione in un inserto del quotidiano economico “Il sole 24 ore”. L’arte dell’eclettico “fotografo del mare” non si limita all’oggetto statico. Egli esplora con efficacia anche le riprese video, ottenendo, anche in questo contesto, alcuni importanti riconoscimenti al Bellaria Film Festival con il video Hypno-bici.
Le sue opere sono state esposte in Italia e all’Estero con grande favore di critica e di pubblico. Numerosi i premi che Silvio Canini può vantare nel suo curriculum. Solo per citare i più significativi, si ricordano qui la menzione d’onore alla 24th biennale Photos Monochrome in Cina e il XX premio Internazionale “Guglielmo Marconi”, per l’arte elettronica, in compagnia di Emilio Vedova, per la pittura e Arnaldo Pomodoro, per la scultura. Le opere fotografiche di Silvio Canini sono anche entrate nel piccolo schermo della Rai.Una partecipazione ad “Annozero” di Michele Santoro e il più recente servizio in tg2 storie, curato da Giovanna Greco.
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