Il San Francesco del Guercino si svela al grande pubblico

La tela, collocata nella chiesa del conventio dei frati minori dei Cappuccini, è stata restaurata di recente

CESENA. Compare in primo piano al centro della composizione, inginocchiato con le braccia alzate al cielo nell’atto di ricevere le stimmate. Alle sue spalle un compagno è intento a leggere un libro. Cogliere il significato della tela e individuare gli elementi nascosti. Sabato 24 settembre tornano a Cesena le “Giornate Europee del Patrimonio” che quest’anno consentiranno ai cesenati, e a tutti gli interessati, di conoscere da vicino il dipinto “San Francesco riceve le stimmate” di Giovanni Francesco Barbieri, detto il Guercino, attraverso un focus sui particolari emersi durante il recente restauro e sui risultati delle indagini diagnostiche effettuate dal Laboratorio Diagnostico del Dipartimento di Beni Culturali – Università di Bologna in collaborazione con Lumière Technology.

L’opera d’arte, di proprietà del Comune di Cesena, è conservata presso la Chiesa dei Cappuccini e si trova all’interno dell’ancona lignea dell’altare maggiore nella quale è presente sulla cimasa un’ulteriore tela (di autore anonimo) che rappresenta il Padre eterno e risalente al XVIIesimo secolo. Il San Francesco venne dipinto dal Guercino per l’altare maggiore della chiesa dei Cappuccini e fu pagato cento scudi e mezzo dal Padre Provinciale per la Romagna (il saldo è del 25 aprile 1646) come si evince dal Libro dei Conti redatto da Paolo Antonio Barbieri.

Al tempo delle soppressioni napoleoniche il quadro fu trasferito a Milano, presso la pinacoteca di Brera. Più tardi, con la Restaurazione, l’opera tornò a Cesena e venne acquistata dal Comune.

L’appuntamento è alle ore 15 presso la chiesa del convento dei Frati Minori Cappuccini di Cesena, con replica alle ore 17. Interverranno Luisa Tori e Sonia Revelant rispettivamente funzionario Storico dell’Arte e funzionario Restauratore della soprintendenza archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì Cesena e Rimini, Carlotta Scardovi di SOS Art Laboratorio di restauro – Bologna,  Barbara Ghelfi e Chiara Matteucci del Laboratorio Diagnostico del Dipartimento di Beni Culturali – Alma Mater Studiorum Università di Bologna. L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti.

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli.