DEDICATO A CONCHITA VINCITRICE DELL’EUROFESTIVAL 2014 Articolo di Rosetta Savelli

Il mondo dell'arte rimane il più idoneo per riunire queste identità e personalità

DEDICATO A CONCHITA VINCITRICE DELL'EUROFESTIVAL 2014 Articolo di Rosetta Savelli

DEDICATO A CONCHITA VINCITRICE DELL’EUROFESTIVAL 2014 Articolo di Rosetta Savelli

DEDICATO A CONCHITA VINCITRICE DELL'EUROFESTIVAL 2014                                          Articolo di Rosetta Savelli

DEDICATO A CONCHITA VINCITRICE DELL’EUROFESTIVAL 2014
Articolo di Rosetta Savelli

 

Celeste sentì di avere finalmente incontrato qui, nella Grande Mela, il mondo che più le piaceva e dentro al quale avrebbe voluto vivere nel modo più intenso possibile.

Qui a New York tutto era scena, invenzione, creazione in un vortice continuo di vibrazioni e di emozioni.

Colori, multietnie, multisuoni, trasgressioni, ribellioni, creazioni e innovazioni.

Tutto qui era lecito e possibile, senza limiti e convenzioni. Ogni possibilità poteva facilmente diventare realtà. La Grande Mela era un contenitore immenso di tutto, senza fondo e con un’apertura infinita e illimitata.

Tutto era nuovo e in continuo rinnovamento, un flusso incessante e trascinante di cose mai viste. Fra i tanti incontri, Celeste incrociò anche Antony and the Johnsons, il cui leader era un grande artista, singolare e originale che apparteneva al mondo colorato delle drag queen.

Antony Hegarty e il suo gruppo musicale Antony and the Johnsons attratti dal mondo newyorkese degli anni ’80, trovarono qui nel mondo di New York, un mondo consono alla loro sensibilità artistica e alla loro ricerca espressiva, incentrata sul tema dell’identità.

Antony si ispirava a personaggi come Joe Aries quando cantava “A hards day’s night“ mentre per il look si ispirava a personaggi artistici come Billie Holiday.

Si esibiva come drag queen al Pyramid Club in guèpière, testa rasata e sigarette fra le dita. Antony, insieme agli altri componenti del gruppo, i Blacklips, scrivevano scenari, canzoni, arrangiamenti e entravano in scena a tarda notte come Fiona Blue, drag queen che rappresentava un archetipo androgino, ispirato da Klaus Nomi, Leigh Bowery e Diamanta Galas.

Successivamente Antony scelse e decise di dedicarsi interamente alla musica, divenendo un raffinatissimo musicista, capace di creare valide e proficue collaborazioni con altri noti artisti di fama mondiale.

Il termine inglese drag queen veniva utilizzato per definire attori o cantanti,in prevalenza gay o transgender che si esibivano indossando abiti femminili, così come accade ancora oggi.

Al contrario le donne che recitavano in abiti maschili erano invece dette drag king.

Nella lingua inglese il termine “drag”usato singolarmente in questa accezione, significa portare abiti caratteristici del sesso opposto ed é usato come verbo o come aggettivo e sta ad indicare una non specificità di appartenenza.

Nella lingua italiana invece il termine “drag queen“è spesso abbreviato semplicemente in drag, così per esempio si usa dire di qualcuno che è una drag celebre, termine questo che non sarebbe possibile nella lingua inglese, in quanto la parola drag usata come sostantivo acquista molti altri diversi significati.

She’ s a notorius drag“ letteralmente tradotto significa:è notoriamente una scocciatrice.

Gli abiti femminili indossati dalle drag queen esagerano spesso alcune caratteristiche per ottenere effetti comici, drammatici o satirici o amplificati.

Questo termine però non si applica alle persone transessuali che hanno effettuato il cambio del proprio genere sessuale e non si applica neppure ai travestiti che si travestono per fini diversi da quelli dell’intrattenimento e dello spettacolo.

Un altro significato del verbo “to drag“ è trascinare, infatti una diversa linea di pensiero vuole che drag queen derivi dall’espressione “regina dello strascico“ per i vestiti lunghi che le drag portavano originariamente.

Oggi è molto più frequente vedere famose drag queen al centro della scena e dello spettacolo, mentre ai tempi di Celeste era più raro e più insolito e forse anche per questo l’esserlo assumeva un significato certamente più trasgressivo.

Comunque è sempre difficile definire le infinite sfumature racchiuse nell’animo umano e in particolare in quell’artistico.

Difficile dire e capire ad esempio un’animo femminile racchiuso in un corpo maschile o viceversa.

Il mondo dell’arte rimane il più idoneo per riunire queste identità e personalità che non sempre sono facilmente definibili anche se l’animo artistico è il medesimo per tutti gli artisti.

 

 

Articolo di Rosetta Savelli

Tratto dal romanzo Celeste (Da qui a Hollywood la strada è breve)

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Rosetta Savelli

La scrittrice Rosetta Savelli coltiva da sempre l'amore per la Musica, la Letteratura e l' Arte in tutte le sue espressioni. Ha pubblicato quattro libri: un racconto , una raccolta di poesie e due romanzi. Ha partecipato a numerosi Concorsi Letterari, sia nazionali che internazionali ottenendo riconoscimenti e pubblicazioni. E' inoltre presente in una ventina di antologie letterarie, sia di prosa che di poesia. Ha pubblicato racconti su riviste specializzate di Arte e Letteratura. Ha partecipato a trasmissioni televisive e radiofoniche ed ha intervistato noti personaggi della Cultura e dello Spettacolo. Rosetta Savelli è una donna libera ,che vive in modo autonomo ed indipendente rispetto alle convenzioni, sia sociali che individuali e considera la vita come un'incessante e complessa ricerca di ciò che è giusto e di ciò che è vero. E' una donna che considera la ricerca sempre come prioritaria alla certezza e che vive in modo coerente rispetto ai propri pensieri. Il suo romanzo "La Primavera di Giulia" è stato pubblicato dal Ponte Vecchio in Cesena nel 2006. Il racconto "Iris e Dintorni" e la raccolta di poesie "Le Magie che mi soffiano lontano" sono stati pubblicati nel 2002 dalla Firenze Libri e sono stati presentati alla 55° Fiera del Libro di Francoforte nel 2003, inseriti nel volume antologico "White Land L' Autore". Nel 2009 ha partecipato al Premio Letterario Firenze per le Culture di Pace, dedicato a Tiziano Terzani ed è stata inserita nel volume antologico "Racconti per la Pace" con il racconto "Il Mondo nella piazza davanti a casa mia". Con il racconto "Rendere e non finire " pubblicato sul quotidiano indipendente online "La Voce D' Italia" ha partecipato al Premio Giornalistico Nazionale "Natale UCSI 2006". Nel 2012 ha partecipato ed è stata premiata al xx° Concorso Letterario Internazionale A.L.I.A.S.- Associazione Letteraria Scrittori Italo Australiani, ottenendo il 2° posto con la poesia "La Torre Campanara ed il Castello" e la menzione di merito per la sezione narrativa con il racconto "La Corda di Carbonio". Ha scritto molti articoli per la rivista multiculturale indipendente “Horizon Literary Contemporary” con sede in Bucharest e diramata poi nel mondo. Scrive inoltre articoli per diversi Magazine online. E' stata fra i tre vincitori all'evento Turboblogging per Aster- Rete di Alta Tecnologia dell'Emilia Romagna presso il CNR in Bologna nel giugno 2013. Nel 2014 ha partecipato al Concorso Big Jump con il suo ultimo romanzo pubblicato in Amazon “Celeste (Da qui a Hollywood la strada è breve)” risultando 15° fra 220 concorrenti. Nel 2014 ha iniziato la collaborazione con la Rivista Juliet Art Magazine – prestigiosa Rivista di Arte Contemporanea e di Avanguardia con una rubrica propria. Nella 2° edizione dell'evento Turboblogging promosso da Aster- CNR Bologna, nel 2014, si è classificata nuovamente tra i vincitori, ottenendo come premio di fare parte per una settimana della Redazione di Radio Città del Capo a Bologna, nel mese di aprile 2015. Nel mese di ottobre 2015 Rosetta Savelli ha vinto il III° Premio alla V° Edizione del Premio Kafka Italia 2015 in Gorizia, presso Kulturni C Lojze Bratuž, con il Racconto “Iris e Dintorni” edito nel 2003 dalla Firenze Libri . Nel mese di aprile 2017 Rosetta Savelli insieme all'artista Daniele Miglietta ha vinto il Premio della Critica in occasione della I°Edizione del Concorso online “Poesia a Colori” - Dall'incontro di due artisti le parole si colorano. Indetto dall'Associazione Arte per Amore, sotto la Presidenza di Barbara Benedetti. Rosetta Savelli ha partecipato con la poesia “Se sei donna ti diranno che ti manca” abbinata all'opera pittorica di Daniele Miglietta “Sleeping on flowers”. Collabora con la rivista di arte contemporanea "Juliet art magazine" con sede a Muggia (Trieste) e diretta da Roberto Vidali. Collaborazione nata nell'anno 2014 e tutt'ora in atto. 

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