Rifiuti: le nuove tariffe

Aumento del 2,5 per cento, dieci euro a famiglia. Il gettito sarà di oltre sedici milioni all'anno


Per il Comune di Cesena la tassa sui rifiuti, Tari, subisce un aumento del 2,5%. Che si dovrebbe tradurre in un rincaro in bolletta di circa 10 euro per le famiglie. Ammonta infatti a oltre 16,2 milioni di euro la somma necessaria alla città per coprire integralmente il servizio di gestione dei rifiuti urbani nel 2017. La relativa delibera è stata approvata questa mattina dalla giunta e approderà questa sera in commissione. A comporre il gettito diverse voci: oltre al servizio vero e proprio, 13,6 milioni di euro circa, si aggiungono la quota Atersir, l’Iva, il costo di gestione della Tari, la stima degli insoluti, ipotizzati in 558.000 euro, gli sconti per le utenze, e altro ancora.

 

L’Amministrazione comunale spiega che l’aumento è determinato dall’inserimento dei costi necessari per l’avvio dei “nuovi servizi” previsti per ampliare la raccolta differenziata e degli investimenti per potenziare le isole ecologiche. Il riparto dei costi vede confermati il 60% a carico delle utenze domestiche e il 40% a carico di quelle non domestiche.

Piazza del Popolo – Cesena (credits: https://www.flickr.com/photos/ziowoody/)

 

Invariata anche la suddivisione in categorie prevista per le prime, sei in base al numero degli occupanti dell’abitazione, e quella, piu’ articolata, per le seconde, 30 “principali” più altre sottocategorie. La Tari è articolata in una quota fissa e in una quota variabile. Rispetto al 2016, la quota fissa per le utenze domestiche risulta più bassa per tutte le categorie.

 

Per esempio per i mononuclei 38 centesimi al metro quadro contro i 53 dello scorso anno; per le famiglie a due componenti da 63 a 45; tre componenti da 70 a 50; quattro da 76 a 54; cinque da 82 a 58; infine, per le famiglie con sei o più componenti da 87 centesimi a 62. Di contro aumenta la quota variabile: nell’ordine da 87,6 a 104 euro; da 157,75 a 187,22; da 179,66 a 213,22; da 192,81 a 228,82; da 252,16 a 301,63; da 297,98 a 353,63. “E’ la spinta verso la tariffa puntuale” a determinare il rincaro dei costi variabili, spiega il sindaco. Tale impostazione, aggiunge, “ci mette nelle condizioni più adatte per affrontare la gara per l’affidamento del servizio, che sarà pubblicata entro poche settimane”. Scende pero’ la quota fissa, per cui “nella maggior parte dei casi l’aumento sarà  poco più di una decina di euro”.

https://www.flickr.com/photos/ziowoody/

Cesena – Palazzo del Capitano (photo credits: https://www.flickr.com/photos/ziowoody/)

Dunque una famiglia di tre persone che vive in un appartamento di 100 metri quadrati pagherà 263 euro, contro i 250 del 2016; una famiglia di quattro persone 282 euro invece che 269. E in alcuni casi è anche “possibile” che la bolletta sia più  bassa che in passato. Per le utenze non domestiche, l’incremento previsto oscilla fra il 5,4% e il 6,4%, a seconda delle categorie. Ad eccezione degli ospedali, per cui l’incremento si attesta sull’8,4%. In questo caso pesa il calo nel numero delle imprese e la riduzione della superficie utilizzata.

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli. 

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