Resta segnato dalla mano dei vandali il Ponte Vecchio sul fiume Rabbi, testimone della storia di Forlì

La notizia del deturpamento del Ponte Vecchio sul fiume Rabbi a Vecchiazzano non è nuova, come non è una novità la mancanza di senso civico e di rispetto di chi danneggia immotivatamente il bene pubblico.
Scriveva il 22 giugno di un anno fa il sito online Forlì Today: “Il vecchio ponte di via Ponte Rabbi, tra viale dell’Appennino e Vecchiazzano è stato danneggiato alcune settimane fa da ignoti vandali, se non proprio ladri. Ad essere state danneggiate sono state opere in muratura, in particolare sono stati rimossi i “cappelli” dei pilastrini in mattoni che sorreggono le balaustre metalliche. Un’azione che di sicuro non si può fare a mani nude. Il deturpamento del suggestivo angolo che si trova inserito nei percorsi ciclo-pedonali lungo gli argini dei due fiumi Montone e Rabbi è ben visibile”.


Dopo un anno il ponte resta deturpato, a testimonianza di quanto i vandali, con i loro gesti assurdi e incivili, siano in grado di arrecare danni a manufatti che sono parte integrante della nostra storia.
Prima dell’apertura della via del Partigiano e del moderno ponte che attraversa il fiume Rabbi, l’unica via di accesso da questo lato della città per raggiungere il “Pierantoni” era proprio il vecchio ponte sul Rabbi, posto in uno dei luoghi più antichi e suggestivi della città.
Oltre a rappresentare un’interessante opera d’ingegneria, il Ponte Vecchio può essere considerato un vero e proprio monumento alla Resistenza. Realizzato nel 1861 su progetto dell’ingegnere Giulio Zambianchi, fu l’unico a salvarsi nel 1944 dalla furia dei soldati tedeschi in ritirata che collocarono cariche esplosive nel Torrione del vecchio acquedotto, nel campanile del Duomo e nella Torre civica, come pure alla base del ponte di Vecchiazzano che però non saltò in aria, forse perché le micce erano inumidite e per questo non s’innescarono.
A testimonianza dell’episodio di guerra, durante i recenti lavori di restauro, eseguiti su progetto degli ingegneri Ivan Missiroli e Michele Bertaccini e dell’architetto Lucilla Sansavini, sotto le arcate sono stati ritrovati numerosi ordigni bellici inesplosi. Le opportune bonifiche e il disinnesco delle bombe comportarono tempi lunghi e una maggiorazione delle spese preventivate. In ogni caso, il ponte restaurato venne riaperto al traffico ciclopedonale sabato 25 marzo 2006, alla presenza dell’allora sindaco di Forlì, Nadia Masini.

Ponte Vecchio Fiume Rabbi dal sito (www.comune.forli.fc.it)
È il ponte più antico in uso nel Comune di Forlì; ha una lunghezza di m. 70,00 e una larghezza utile di m. 4,50. Il progetto del suo stato attuale risale al 1860 e fu redatto dall’Ing. Giulio Zambianchi. La sua struttura è in muratura a 5 campate.
L’intervento (di ristrutturazione, ndr) è stato approvato con delibera di Giunta Comunale n°510 del 31/08/2004 e ha ottenuto la necessaria autorizzazione della Soprintendenza per i beni Architettonici e per il paesaggio di Ravenna prot. 7620 del 11/06/2004.
I lavori dell’importo a base d’asta di €. 350.000 sono stati realizzati dall’Impresa TE.C.RES. srl di Roma.
Il recupero conservativo ha interessato tutte le componenti strutturali e architettoniche dell’opera:
– consolidamento delle spalle, delle pile e delle arcate;
– risanamento dei paramenti murari;
– rifacimento del piano viabile e dei parapetti in ferro e in muratura.
L’obiettivo era di riportare l’immagine del ponte nelle condizioni più prossime al suo stato originale.
L’illuminazione, di tipo moderno, è alloggiata all’interno delle murature per evidenziare il pavimento e le sue trame (anche l’illuminazione è danneggiata e oramai non più funzionante, ndr).

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Marco Viroli

Marco Viroli è nato a Forlì il 19 settembre 1961. Scrittore, poeta, giornalista pubblicista, copywriter, organizzatore di eventi, laureato in Economia e Commercio, nel suo curriculum vanta una pluriennale esperienza di direzione artistica e organizzazione di mostre d’arte, reading, concerti, spettacoli, incontri con l’autore, ecc., per conto di imprese ed enti pubblici. Dal 2006 al 2008 ha curato le rassegne “Autori sotto la torre” e “Autori sotto le stelle” e, a cavallo tra il 2009 e il 2010, si è occupato di pubbliche relazioni per la Fondazione “Dino Zoli” di arte contemporanea. Tra il 2010 e il 2014 ha collaborato con “Cervia la spiaggia ama il libro” (la più antica manifestazione di presentazioni librarie in Italia) e con “Forlì nel Cuore”, promotrice degli eventi che si svolgono nel centro della città romagnola. Dal 2004 è scrittore e editor per la casa editrice «Il Ponte Vecchio» di Cesena. Autore di numerose prefazioni, dal 2010 cura la rubrica settimanale “mentelocale” sul free press settimanale «Diogene», di cui, dal 2013, è anche direttore responsabile. Nel 2013 e nel 2014, ha seguito come ufficio stampa le campagne elettorali di Gabriele Zelli e Davide Drei, divenuti poi rispettivamente sindaci di Dovadola (FC) e Forlì. Nel 2019 ha supportato come ufficio stampa la campagna elettorale di Paola Casara, candidata della lista civica “Forlì cambia” al Consiglio comunale di Forlì, centrando anche in questo caso l’obiettivo. Dal 2014 al 2019 è stato addetto stampa di alcune squadre di volley femminile romagnole (Forlì e Ravenna) che hanno militato nei campionati di A1, A2 e B. Come copywriter freelance ha collaborato con alcune importanti aziende locali e nazionali. Dal 2013 al 2016 è stato consulente di PubliOne, agenzia di comunicazione integrata, e ha collaborato con altre agenzie di comunicazione del territorio. Dal 2016 al 2017 è stato consulente di MCA Events di Milano e dal 2017 al 2020 ha collaborato con la catena Librerie.Coop come consulente Ufficio Stampa ed Eventi. Dal 2016 al 2020 è stato fondatore e vicepresidente dell’associazione culturale Direzione21 che organizza la manifestazione “Dante. Tòta la Cumégia”, volta a valorizzare Forlì come città dantesca e che culmina ogni anno con la lettura pubblica integrale della Divina Commedia. Da settembre 2019 a dicembre 2020 è stato fondatore e presidente dell’associazione culturale “Amici dei Musei San Domenico e dei monumenti e musei civici di Forlì”. Da dicembre 2020 è direttore artistico della Fabbrica delle Candele, centro polifunzionale della creatività del Settore delle Politiche Giovanili del Comune di Forlì. PRINCIPALI PUBBLICAZIONI Nel 2003 ha pubblicato la prima raccolta di versi, Se incontrassi oggi l’amore. Per «Il Ponte Vecchio» ha dato alle stampe Il mio amore è un’isola (2004), Nessun motivo per essere felice (foto di N. Conti, 2007) e "Canzoni d'amore e di funambolismo (2021). Suoi versi sono apparsi su numerose antologie, tra cui quelle dedicate ai Poeti romagnoli di oggi e… («Il Ponte Vecchio», 2005, 2007, 2009, 2011, 2013), Sguardi dall’India (Almanacco, 2005) e Senza Fiato e Senza Fiato 2 (Fara, 2008 e 2010). I suoi libri di maggior successo sono i saggi storici pubblicati con «Il Ponte Vecchio»: Caterina Sforza. Leonessa di Romagna (2008), Signore di Romagna. Le altre leonesse (2010), I Bentivoglio. Signori di Bologna (2011), La Rocca di Ravaldino in Forlì (2012). Nel 2012 è iniziato il sodalizio con Gabriele Zelli con il quale ha pubblicato: Forlì. Guida alla città (foto di F. Casadei, Diogene Books, 2012), Personaggi di Forlì. Uomini e donne tra Otto e Novecento («Il Ponte Vecchio», 2013), Terra del Sole. Guida alla città fortezza medicea (foto di F. Casadei, Diogene Books, 2014), I giorni che sconvolsero Forlì («Il Ponte Vecchio», 2014), Personaggi di Forlì II. Uomini e donne tra Otto e Novecento («Il Ponte Vecchio», 2015), Fatti e Misfatti a Forlì e in Romagna («Il Ponte Vecchio», 2016), Fatti e misfatti a Forlì e in Romagna volume 2 («Il Ponte Vecchio», 2017); L’Oratorio di San Sebastiano. Gioiello del Rinascimento forlivese (Tip. Valbonesi, 2017), Fatti e misfatti a Forlì e in Romagna, vol. 3 («Il Ponte Vecchio», 2018). Nel 2014, insieme a Sergio Spada e Mario Proli, ha pubblicato per «Il Ponte Vecchio» il volume Storia di Forlì. Dalla Preistoria all’anno Duemila. Nel 2017, con Castellari C., Novara P., Orioli M., Turchini A., ha dato alle stampe La Romagna dei castelli e delle rocche («Il Ponte Vecchio»). Nel 2018 ha pubblicato, con Marco Vallicelli e Gabriele Zelli., Antiche pievi. A spasso per la Romagna, vol.1 (Ass. Cult. Antica Pieve), cui ha fatto seguito, con gli stessi coautori, Antiche pievi. A spasso per la Romagna, vol. 2-3-4 (Ass. Cult. Antica Pieve). Nel 2019, ha pubblicato con Flavia Bugani e Gabriele Zelli Forlì e il Risorgimento. Itinerari attraverso la città, foto di Giorgio Liverani,(Edit Sapim, 2019). Sempre nel 2019 ha pubblicato a doppia firma con Gabriele Zelli Fatti e Misfatti a Forlì e in Romagna volume 4 («Il Ponte Vecchio») e Forlì. Guida al cuore della città (foto di F. Casadei, Diogene Books). Con Gabriele Zelli ha inoltre dato alle stampe: La grande nevicata del 2012 (2013), Sulle tracce di Dante a Forlì (2020), in collaborazione con Foto Cine Club Forlì, Itinerario dantesco nella Valle dell’Acquacheta (2021), foto di Dervis Castellucci e Tiziana Catani, e I luoghi di Paolo e Francesca nel Forlivese (2021), foto di D. Castellucci e T. Batani. È inoltre autore delle monografie industriali: Caffo. 1915-2015. Un secolo di passione (Mondadori Electa, 2016) e Bronchi. La famiglia e un secolo di passione imprenditoriale (Ponte Vecchio, 2016). 

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