Lattuca ha vinto il ballottaggio

Al momento non ci sono dubbi: sarà lui il candidato a sindaco. È la carta migliore per evitare un sanguinoso divorzio con la sinistra o buona parte di essa

Enzo Lattuca candidato a sindaco; Paolo Lucchi assessore regionale (probabilmente al Turismo); Sandro Gozi capolista alle politiche; Lia Montalti candidata al Consiglio regionale; Simona Benedetti candidata alle politiche, ma con un posto tutto da conquistare; Bicio Landi riconfermato segretario.

 

Stando alle voci  (sempre ben informate) che circolano nel mondo Pd, al momento è questo lo schema più probabile per le prossime consultazioni elettorali. E nei prossimi due anni ce ne saranno tre (quattro compresa quella del segretario) una più importante dell’altra. Inutile cercare conferme ufficiali. Le bocche sono rigorosamente cucite, per lo meno a microfoni accesi. Anche perché in politica non c’è nulla di scritto nella roccia.

Simona Benedetti

Al momento, comunque, lo schema pare uno dei più logici. Il problema principale è che penalizza un po’ troppo Simona Benedetti. È vero che se fosse candidata al parlamento da assessore in carica potrebbe fare il pieno di preferenze. Però l’elezione sarebbe legata al risultato complessivo del Pd. Problema che invece non avrebbe Sandro Gozi che sarebbe capolista.

Per quanto riguarda il suo ruolo futuro tutto è legato a come andranno le elezioni. Se dovesse avere un incarico istituzionale è chiaro che, dopo essere stato sottosegretario agli Esteri, punterebbe ad una promozione. Nel caso, più che ministro, viste le sue competenze, potrebbe correre per il ruolo di commissario europeo.

 

Così come quello di assessore regionale è un incarico che calza a pennello (forse è proprio quello che più gli si addice) a Paolo Lucchi che per le competenze sarebbe molto adatto per il Turismo.

Ma è indubitabile che quello che catalizza l’interesse generale è il nome del candidato a sindaco. Anche perché c’è un’altissima possibilità che l’esponente del Pd sia il futuro primo cittadino. Al momento c’è un uomo solo al comando: Enzo Lattuca, scelta più logica se si vuole tenere aperto un canale di collaborazione con la sinistra o parte di essa.


È fuori di dubbio che Lattuca sia ben visto da Mdp, formazione alle quale si sente ideologicamente vicino. Non a caso, al momento della scissione, è stato molto tentato dal passare con i bersaniani. Quindi con Lattuca candidato a sindaco le possibilità di un accordo Pd/Mdp aumenterebbero in maniera esponenziale. E non è un elemento da poco. Allo stato attuale quei voti sono fondamentali per evitare incidenti di percorso che potrebbero diventare rischiosi. Molto. E, va da sé, un risultato negativo a Cesena si ripercuoterebbe su tante altre decisioni.

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli. 

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