La Confesercenti ha incontrato il Pri

Vertice fra dirigenti e candidati. Toccati tutti i temi di stretta attualità


In un franco dibattito abbiamo esposto a Renato Lelli e Luca Ferrini i principali temi del commercio, del turismo e dei servizi che la Confesercenti vuole porre alla attenzione dei programmi politici nazionali dei candidati.

 

Temi che i candidati repubblicani hanno in massima parte condiviso e apprezzato. Il commercio tradizionale al dettaglio non alimentare è tuttora in profonda crisi e la crescita delle vendite online rappresenterà una concorrenza fortissima anche in futuro. Da una parte anche il piccolo commerciante dovrà affiancare l’e-commerce alla vetrina fisica ma i grandi soggetti come Amazon o anche le grandi catene franchising manterranno condizioni di vantaggio. Per le piccole imprese servirà puntare sulla qualità e su prodotti ricercati.

Cesena (photo credits: https://www.flickr.com/photos/paolo_cst/)

Anche per via di questo scenario è indispensabile intervenire sul sistema fiscale, attualmente troppo pesante. Contemporaneamente serve agire sulla web tax (la tassa sulle vendite online), per creare condizioni di partenza con meno squilibrio rispetto ad oggi. Altro aspetto fondamentale è il contrasto all’economia sommersa ed abusivismo commerciale, che sfugge alle regole tributarie a cui devono sottostare tutte le imprese “ordinarie e regolari”, generando differenze, disparità e forme di concorrenza ingiuste sempre, ma non sopportabili in momenti di gravi difficoltà, come quelli che attraversiamo da anni. Circoli, agriturismi, farmer market, palestre, trasporti, mercatini del riuso, affittacamere. Non è in discussione la funzione sociale di un luogo o di un servizio, quando si tratta effettivamente di questo. Ma non è più tollerabile sopportare tutto ciò che sta avvenendo ogni giorno ed alle istituzioni chiediamo di aprire gli occhi e intervenire

 

Altro punto fondamentale è l’impegno concreto sulla questione sicurezza. A Cesena e in tutti i Comuni, in centro e nelle frazioni. È un problema non solo percepito ma concreto e attuale in tutto il territorio. A Cesena è positivo ma non risolutivo il progetto che prevede la dotazione diffusa di telecamere. Proponiamo incentivi per la dotazione di sistemi di sicurezza nei negozi e una collaborazione sinergica delle varie Forze dell’Ordine con l’istituzione del numero telefonico unico e centralizzato per tutte le segnalazioni come già avviene in diverse province e regioni.

Piazza del Popolo – Cesena (credits: https://www.flickr.com/photos/ziowoody/)

Per quanto riguarda il turismo, va compreso che si tratta di un elemento trainante per l’economia italiana e romagnola. I dati dimostrano che ci sono tutte le condizioni per crescere anche in futuro sia per quanto riguarda le presenze che per quanto riguarda i consumi nei pubblici esercizi (bar e ristoranti). Riproponiamo, inoltre, la richiesta di un’azione tesa alla semplificazione amministrativa. Gli uffici (tutti gli uffici pubblici), a nostro avviso, dovrebbero essere a disposizione degli utenti ed offrire le modalità migliori per risolvere i problemi nel rispetto della Legge. Talvolta sembra di dover affrontare relazioni fra controparti che faticano a trovare il necessario equilibrio per superare le difficoltà. Non va dimenticato, inoltre, che in Italia esistono 700 scadenze fiscali e 60.000 norme tributarie. Sono calcolate in 285 le ore ad anno necessarie per “smaltire” il carico di lavoro connesso alla burocrazia.

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli. 

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