È giusto essere arrabbiati

Manifestazione di Forza Nuova in piazza Guidazzi (simbolo dell'antifascismo). L'irritazione di Mario Guidazzi. Lettera del sindaco al dirigente del Pri

Una manifestazione di Forza Nuova in piazza Guidazzi. Quello che sembrava impossibile è successo. E Mario Guidazzi, giustamente, ha espresso il suo rammarico. Questa la risposta del sindaco di Cesena.

 

Caro Mario, ho letto quanto tu sia rimasto colpito in negativo dalla presenza di Forza Nuova nella nostra città e dall’autorizzazione al comizio loro concessa nella Piazza intitolata a tuo babbo.

 

Conosco bene la storia della nostra città, quella dell’assassinio di tuo babbo, la tua personale e tu conosci la mia: potrai immaginare bene, quindi, quanto mi sia pesato vedere nel Comune di Cesena in uso quella Piazza – ma lo stesso sarebbe accaduto per ogni altro luogo della nostra città – ad un movimento di chiara ed inequivocabile matrice fascista, che in questi mesi a Cesena ha già lasciato i segni evidenti delle proprie continue provocazioni.

Ma purtroppo la lista di Fiore è stata ammessa alla competizione elettorale, sebbene i loro programmi, a mio parere, violìno abbastanza palesemente la Costituzione della Repubblica italiana che nella 12esima disposizione transitoria recita: “E’ vietata la riorganizzazione sotto qualsiasi forma del disciolto partito fascista”. Ciò significa che come ogni lista ammessa alla competizione elettorale, nei 30 giorni che precedono le elezioni, anche “Italia agli italiani” può utilizzare le nostre piazze. E così ha fatto.

 

Il tuo sgomento – così come quello di tanti, per fortuna – è comprensibile, soprattutto in una città come la nostra, medaglia d’argento al valor militare per l’impegno nella lotta di resistenza, che ha su di sè le tracce dell’occupazione nazi-fascista, che conta su radici democratiche solidissime. Ma purtroppo nulla si può fare nel nostro Paese – oggi democratico anche grazie al sacrificio di donne e di uomini coraggiosi come tuo babbo – per impedire la manifestazione indetta da una organizzazione che, invece, si richiama a quello stesso fascismo che, se vincitore, avrebbe impedito qualunque libertà, non solo quella di tenere un comizio.

Ti chiedi se avremmo potuto assegnare loro un luogo diverso, in ragione dell’evidente intento provocatorio che ha portato Forza Nuova a chiedere di occupare la piazza pubblica che ricorda un uomo assassinato dai fascisti? No Mario, non era possibile, perché una migrazione simile si sarebbe potuta giustificare solo con ragioni di ordine pubblico (per esempio la vicinanza con altre manifestazioni politiche), in grado di determinare il rischio di tensioni simili a quelle vissute – con violenza, con terrore – in altre città del Paese soprattutto in questi giorni di campagna elettorale. E’ d’altra parte la scelta di Fiore and c. è stata, in tutta la Romagna, quella di occupare provocatoriamente proprio le piazze simbolo dell’antifascismo (come è accaduto in Piazza 3 Martiri, a Rimini).

Ma, almeno questo entrambi potremo notarlo con una piccolissima soddisfazione, Fiore è giunto a Cesena per mettere assieme un ridottissimo manipolo di ascoltatori, nessuno dei quali proveniente dalla nostra città, perché i nostri anticorpi democratici evidentemente tengono ancora lontane da noi le forzature di Forza nuova.

 

Ma non è finita qui, caro Mario. Dopo che lo scorso 28 settembre il Consiglio comunale ha votato un ordine del giorno relativo a nuovi criteri per l’assegnazione di spazi pubblici ed il 15 novembre ha provveduto ai primi adeguamenti regolamentari, nelle prossime settimane sarà chiamato a discutere una nuova variazione regolamentare che ci potrà consentire (fatte salve le campagne elettorali nelle quali siano ammesse liste di matrice fascista, tema questo sul quale mi auguro che il nuovo Parlamento voglia legiferare quanto prima) di assegnare spazi solo a chi saprà dichiarare una chiara matrice antifascista e democratica. E ciò escluderà definitivamente il rischio di vedere di nuovo Forza Nuova in Piazza Guidazzi e negli altri luoghi pubblici di Cesena, come recenti sentenze del Tar mi fanno sperare si possa deliberare con una totale fondatezza normativa.

E, poiché nelle passate occasioni che hanno visto il Consiglio comunale discutere di questo argomento, il Gruppo consiliare di “Libera Cesena” (eletto anche con il tuo voto e con il tuo appoggio di dirigente del PRI, anche se nel frattempo molte cose sono cambiate), ha pervicacemente rifiutato di aderire alle proposte di chiara matrice antifascista presentate invece dalla maggioranza PD ed MDP-Artcolo 1, mi auguro che il tuo autorevole parere potrà far cambiare loro opinione.

 

Perché, da sempre la Cesena democratica ed antifascista, sa compattarsi quando le provocazioni antidemocratiche tornano a minacciare la nostra città.

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli. 

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