Paolo Lucchi, sindaco di Cesena e presidente della conferenza sanitaria della Romagna, interviene nel dibattito sulla sanità emiliano romagnola
Paolo Lucchi, sindaco di Cesena e presidente della conferenza sanitaria e territoriale della Romagna, interviene nel dibattito sulla sanità emiliano romagnola. Lo fa ricordando che la nostra regione è quella che ha investito di più sulla qualità sanitaria diffusa per tutelare al meglio i cittadini. Questo il documento.
L’Emilia-Romagna è al primo posto in Italia (davanti e Lombardia, Toscana e Trentino Alto Adige) per qualità dell’offerta sanitaria e capacità di rispondere ai bisogni di salute della popolazione (come certifica la rilevazione del “Meridiano sanità regional index”, elaborata da “The european house-Ambrosetti”).
E’ anche la Regione che ha “dettato” tempi e modi dell’agenda politica nazionale in campo sanitario, come è ormai evidente a chiunque ricordi le scelte ‘copia/incolla’ concretizzate ormai da tutti, delle nostre decisioni su vaccini e liste d’attesa, per esempio.
E’ poi la Regione che, più di ogni altra, ha investito sulla qualità sanitaria diffusa e l’Ausl Romagna è parte di questo progetto, al quale i Sindaci del nostro territorio – in costante collaborazione positiva con il Presidente Stefano Bonaccini e con l’Assessore Sergio Venturi, ai quali va riconosciuta una visione d’insieme che è parte dei nostri progetti di comunità – stanno lavorando quotidianamente, con l’obiettivo di tutelare al meglio i cittadini e le loro aspettative di vita.
Il dibattito regionale sulla nostra sanità deve quindi prima di tutto partire da questo metro di giudizio (e non da altro): gli amministratori pro tempore del territorio non possono mai dimenticarlo, poiché è parte dell’agire che deve caratterizzarci ogni giorno.
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