Il derby dell'intrattenimento potrà portare vantaggi al centro
Cesena ha una fortuna: nel mondo dell’intrattenimento ha due gruppi con un alto livello di professionalità. Uno è quello del Verdi, l’altro quello del chiosco. Stiamo parlando di professionisti che hanno avuto la capacità, con le loro proposte, di modificare le abitudini dei cesenati. L’apertura del Verdi ha inventato la movida, mentre il chiosco è diventato uno straordinario punto di aggregazione estivo.
Però i loro interessi si sono sempre sfiorati. Pur agendo nello stesso settore non hanno mai dovuto giocare un vero e proprio derby. C’è sempre stata una sorta di sfida a distanza. Adesso non sarà più così. Fra i due gruppi ci sarà una competizione diretta: il centro storico.
Entrambi si sono fatti carico di un malato che da molti era considerato terminale. Il gruppo del Verdi ha preso in gestione l’agonizzante ex Foro annonario (ora Mercato coperto), mentre gli avversari del chiosco apriranno in piazza della Libertà. Per il momento l’operazione Foro ha avuto successo. Sabato sera, ad esempio, il colpo d’occhio era invidiabile: i posti nelle sedute comuni erano pieni. Quelli ottenuti riutilizzando i banchi degli ambulanti quasi pieni. Molto buono anche l’afflusso al bar. Ma anche i commercianti tradizionali segnalano una interessante crescita del fatturato.
Il rilancio della struttura è una sorta di ciliegina sulla torta dell’offerta complessiva di una piazza del Popolo rinata a nuova vita e con una fruibilità che ha aiutato la riapertura. La proposta della nuova piazza della Libertà invece è ancora tutta da inventare. È chiaro, non potrà essere molto differente da quella di piazza del Popolo. Il magnete saranno i pubblici esercizi. Oltre ai due chioschi ci saranno il bar Roma e, si parla, di un ristorante nella ex Feltrinelli. Naturalmente sarà importante la qualità dell’offerta. Per quanto riguarda i chioschi è garantita. Però non basterà. Per prima cosa servirà attirare le persone. Nel periodo di Natale non sarà un problema. Ma poi servirà dare continuità.
Una cosa però mi pare certa: il derby sarà molto interessante e a beneficiarne potrebbe essere soprattutto la città. In particolare il centro. Una competizione diretta significherà anche alzare il livello dell’offerta, sia della proposta che delle iniziative. Insomma, nessuno potrà cullarsi sugli allori.
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