Paolo Lucchi, sindaco di Cesena, ricorda Gianpiero Giordani.
Ci ha lasciati un uomo speciale, Gianpiero Giordani, funzionario della Confesercenti.
A lui, alla sua inventiva e capacità relazionale, dobbiamo tante manifestazioni di valorizzazione dei nostri prodotti enogastronomici ma, soprattutto, una passione per il territorio, i suoi prodotti, le donne e gli uomini che li tutelano, che ne hanno fatto un uomo fondamentale per l’identità del cesenate.
Basti solo pensare a cosa significhi per la città di Cesena il successo del “Festival Internazionale del cibo di strada”, che si tiene nella prima settimana di ottobre, ed al fatto che l’intuizione che nel 2000 – partendo dal prodotto più “nostro”, la piadina – portò prima a sognarlo e poi a realizzarlo (con tutte le variabile di questi anni, che lo hanno fatto crescere continuamente, facendone un format imitato senza successo da tanti ed invidiato da tutti), si deve a lui ed a Renato Salvo. Ma è stata la voglia di fare di Gianpiero a consentirne lo sviluppo continuo, grazie alla cura di ogni particolare, affiancata dalla creatività evidenziata in tante altre iniziative tutte profondamente “made in Cesena”, come “Piadina d’autore” e “Lo sposalizio della piadina”, che spesso sintetizzano pezzi di arte, cultura, gastronomia del nostro territorio.
Così come a lui dobbiamo l’impegno a creare un presidio Sloow Food nel cesenate, sin da quando ancora Slow Food non era l’Associazione riconosciuta di oggi, ma solo un’intuizione strepitosa di Carlin Petrini e pochi altri.
A “Gianpi” volevo bene, poiché la sua dolcezza, affiancata ad un’ironia indistruttibile, ne hanno sempre fatto un uomo con il quale era piacevole stare. Mancherà a tanti, con quel sorriso dolce e scanzonato che nascondeva una volontà di ferro.
Alla moglie Donatella ed alla figlia Beatrice, le condoglianze di tutti i cesenati.
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