Serve una sinistra forte

L'intervento di Elena Baredi il giorno della presentazione ufficiale di Lattuca

Questo l’intervento di Elena Baredi, tenuto sabato al Vidia Club durante la presentazione della coalizione di centrosinistra.


Elena Baredi



Simon de Beauvoir diceva, 70 anni fa, “non dimenticate mai che è sufficiente una crisi politica, economica o religiosa, per mettere in discussione i diritti delle donne. Questi diritti non sono acquisiti per sempre: dovrete restare vigili per tutta la vita”.

Molte di noi oggi sono a Verona, a manifestare contro questo osceno e ridicolo convegno che pretende di parlare della famiglia ma in realtà parla solo contro le donne e loro libertà.

Noi siamo la lista A Sinistra e abbiamo scelto di candidare 16 donne proprio per sottolineare la difficoltà in cui ci troviamo tutti e tutte nel dover difendere traguardi che pensavamo consolidati

Tutto quello che sta accadendo a Verona e nel paese, contro i diritti sociali e civili e contro le persone (più deboli), trovano una rappresentanza politica e una sponda molto forte nelle forze di governo, in una destra becera e fascista, che sta avanzando. E dall’altra parte c’è invece un insieme di movimenti sociali con un’idea libertaria sui diritti civili, ancora senza rappresentanza politica.  Chi, se non la sinistra, può davvero rappresentare questi bisogni, questi sogni, queste necessità?



Non sempre abbiamo lavorato bene. Potevamo fare meglio e di più. Forse l’errore più grave che abbiamo commesso è stato quello di confondere la responsabilità del governo con l’esercizio del potere, conseguenza di una politica fatta senza passione, come mera attività amministrativa. Un po’ quello che su altra scala postulano oggi i nuovisti e il movimento 5 stelle.

Sinistra significa scegliere da che parte stare. E anche in questo abbiamo avuto delle mancanze: nel definire bene chi rappresentiamo, di quali bisogni ci facciamo carico.
Dobbiamo essere chiari nel dichiarare da quale parte ci schieriamo: stiamo con i più deboli, con chi reclama più diritti, con chi fugge da situazioni insostenibili e approda nel nostro paese; siamo per più accoglienza e più attenzione alle povertà. Senza volgere lo sguardo lontano, qui a Cesena vivono 800 bambini sotto la soglia di povertà e in condizioni di grave disagio; abbiamo 600 richieste per l’accesso agli alloggi popolari a fronte di una miserevole disponibilità di circa 30 abitazioni; vediamo che il benessere arretra sempre di più per il ceto medio e basso e di questa situazione si avvantaggiano sfruttatori e mafie – anche in questi giorni sono sotto i riflettori le infiltrazioni mafiose nella nostra riviera.

Elena Baredi



Abbiamo bisogno di una idea organica ed ampia della città che vogliamo e di un partito che possa dare risposta a queste problematiche. Serve quindi una sinistra forte, che non abbia paura di affermare che stiamo dalla parte dei più deboli e dei diritti, individuali e collettivi! Che la smetta di inseguire le destre sul tema della paura e della sicurezza, convogliando il disagio su un falso problema.

Per questo siamo qui e nel programma di A Sinistra abbiamo inserito alcuni punti che consideriamo dirimenti. A partire dalla scuola dell’infanzia che dev’essere gratuita come ogni servizio essenziale e organizzata in classi di massimo 20 alunni. Pensiamo che i quartieri debbano tornare ad essere un punto di contatto tra i cittadini e l’amministrazione, con l’elezione diretta dei rappresentanti e la dislocazione dei servizi sociali al loro interno. Crediamo che la casa sia un tema ineludibile e che vi siano a Cesena le possibilità per un investimento pubblico per nuovi alloggi erp e perseguire nel tempo politiche per l’accesso all’abitare. Crediamo che serva una prospettiva interculturale e non assimilazionista o di separazione verso i migranti e verso i poveri: abbiamo bisogno di mediazione culturale a doppio senso e accompagnamento prolungato nella ricerca di soluzioni ed accoglienza. (e qui non possiamo non pensare alla vergognosa vicenda che investa la gestione dei cas di Croce Oro). Pensiamo che sia necessario garantire un adeguato livello di assistenza medica per i cittadini e rafforzare il servizio sanitario locale, riaprendo l’emodinamica h24 al Bufalini, tra le altre cose. E infine, crediamo che anche sulla cultura – antidoto all’ignoranza, al razzismo, alla risposta facile e di pancia –  si debba investire destinando un adeguato capitolo di spesa.

Per tutto questo e molto altro è necessaria la Sinistra. A Sinistra

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli. 

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