Cesena non potrà continuare ad essere guidata da Morrone. Di nomi ora ce ne sono diversi
Circa tre mesi fa scrissi che circolava la voce che Luigi Di Placido sarebbe potuto essere un candidato della Lega alle regionali. Le le reazioni furono impettite, ma mi fidavo delle mie informazioni. Mi parlavano del tentativo di tracciare una strada e la conferma arriva dalla candidatura di Rossi nella lista Bergonzoni.
Rossi però mi ha spiazzato. Non pensavo proseguisse la sua esperienza politica. Ritenevo che, una volta perse le amministrative, avrebbe lasciato perdere. Sbagliavo. Eccome se sbagliavo. Lo dimostra il fatto che ha accettato una candidatura di servizio. Non si può escludere che sia spinto da un puro spirito civico. Ma, di solito, questi atti si fanno per ottenere considerazione in vista di un passaggio futuro. E quello più importante potrebbero essere le elezioni politiche. E Rossi ha messo un cip sul tavolo delle candidature.
In ballo però c’è anche la futura guida del centrodestra cesenate. È difficile che possa continuare ad essere guidato da Morrone in una sorta di commissariamento. Prima o poi servirà più autonomia. Il volante potrebbe essere delegato ad Antonella Celletti che, oltre ad aver guidato la Lega cesenate per anni, ha un filo diretto con Morrone.
Però di nomi ce ne cominciano ad essere tanti. In casa Lega innanzitutto c’è l’attivissimo Enrico Sirotti Gaudenzi che non solo è stato uno dei primi ad abbracciare il Carroccio, ma si muove bene. Poi ci sarebbe Giubilei, ma il giovane editore ha mire molto più alte. Intanto in Fratelli d’Italia inizia ad esserci affollamento. Stefano Spinelli è destinato a ritagliarsi uno spazio importante. Innanzitutto perché è stato il primo ad abbracciare il partito della Meloni. Per consolidarsi deve portare con sé Cl. E pare ci stia riuscendo. Significativo l’endorsement fatto da Marcatelli su Facebook. Poi c’è Marco Casali. Anche lui ha lasciato Forza Italia per accasarsi in Fdi. Difficile immaginare che possa avere un ruolo di secondo piano. Ma, in questo frangente, pare essere arrivato lungo.
C’è poi Forza Italia. Così come a livello nazionale, anche in ambito locale la creatura di Berlusconi rischia di avere una posizione marginale. Sia come consensi che come peso politico in un’alleanza che ha un dna più di destra che liberale. E, all’orizzonte, non si vede neppure un nome di spicco che la possa guidare. Cii potrebbe essere Rossi. Forza Italia potrebbe essere la sua destinazione ideale. Però più che una guida dovrebbe essere un rianimatore. E, in questo momento, all’ex candidato sindaco forse conviene continuare a restare in Cambiano per potersi muovere in libertà per giocarsi le sue carte.
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