Si avvicina il giorno della probabile discussione in consiglio comunale della variante urbanistica che porterebbe alla realizzazione di una nuova area commerciale tra le vie Balzella e Bernale, a Coriano. L’argomento dovrebbe essere all’ordine del giorno dell’assise comunale del 27 luglio. E si annuncia una “battaglia” verbale tra i favorevoli e i contrari.
Tra i contrario si era espresso Federico Morgagni, capogruppo “Forlì e Co.”, che aveva chiesto al sindaco una procedura “aperta”, di ascolto e confronto con tutti i portatori di interesse. Aggiungendo: “I cittadini, le associazioni, i sindacati non chiedono semplicemente di essere informati. Pongono delle questioni di fondo, che dovrebbero essere attentamente ponderate prima di ogni decisione. L’Amministrazione dovrebbe per prima farsi avanti, raccogliere queste richieste e tenere conto delle tante obiezioni formulate, non facendo la forzatura di calare dall’alto una scelta tanto impattante sul futuro della città”. Infine i promotori della petizione su change.org che ha ormai raccolto 2000 adesioni (http://chng.it/hBtjZ54X ) e il Comitato di Quartiere Pianta-Ospedaletto-Coriano avevano chiesto al sindaco Zattini di “creare un percorso costruttivo”, rinnovando l’invito ad un confronto e proponendo “un pubblico dibattito con l’amministrazione e i loro rappresentanti dove si possano esprimere in modo costruttivo e dialogare circa le ragioni del sì e del no”.
Tra i primi anche Raffaele Acri, in rappresentanza di Forza Italia che nei giorni scorsi aveva detto: “sarebbe il caso intanto che qualcuno dei detrattori della proposta, avesse la bontà di leggere i lineamenti connessi con le necessità legate alle opere di urbanizzazione.
Le zone prospicienti il sito, comprendendo tutta la dorsale di Via Bertini, ricordiamolo già autorizzato alla costruzione, sono state oggetto di allagamenti fin dal 1996, proseguendo negli anni 2000 fino all’ultima del 2015 e quindi il comune aveva previsto nei piani di urbanizzazione, l’installazione di uno snodo ex novo della rete fognaria, che alleggerisse la pressione sull’attuale. In sintesi il Comune di Forlì ha già deliberato nel 2017 con la vecchia amministrazione l’appalto del segmento di sua competenza ed ha chiesto alla azienda Omnia di progettare ed inserire nelle opere il suo tratto di raccordo. L’azienda Omnia da contratto avrebbe 10 anni per completare l’opera e qualsiasi intervento che non preveda una sinergia, lascerebbe i residenti comunque per molti anni esposti al pericolo di nuovi allagamenti. In tutto questo il comune, secondo l’opposizione, dovrebbe poi sostenere un eventuale contenzioso, perché a fronte di una offerta da parte dell’impresa assolutamente vantaggiosa per il pubblico interesse, allo scopo di sostenere un diniego alla variante solo per evitare la costruzione in città di un altro supermercato da 2500 mq quando ne sono previsti almeno altri due”.
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