La Uil a Technogym: così non va

Malessere espresso in un documento: situazione peggiorata col Covid

CESENA. Insoddisfazione. Questa l’estrema sintesi della Uil pensiero relativamente al rapporto con la Technogym. In questo caso il malessere è espresso attraverso una nota firmata da Fabrizio Ronconi, segretario Generale UILM-UIL Cesena. La nota.

Da molto tempo a questa parte e, soprattutto negli ultimi mesi, abbiamo chiesto a Technogym di dare dimostrazione che crede nel valore del lavoro, in altri termini, che crede nelle donne e negli uomini che prestano la propria attività, in questa importante azienda, costituendone un valore aggiunto.

A causa della pandemia abbiamo atteso una svolta nel confronto con pazienza, confidando di intravedere un atteggiamento costruttivo e di maggiore disponibilità e, che, segnasse realmente una pacificazione dopo anni di posizioni molto distanti e di atteggiamenti di forte avversità, alle tematiche sollevate dalle lavoratrici e dai lavoratori, nonché ostilità nei confronti delle organizzazioni sindacali.

La Uilm non ha mai accettato questo atteggiamento, poiché contrario ai principi di un territorio che nel confronto, e nella partecipazione, ha sempre espresso il proprio valore sociale e non semplicemente economico.

Dobbiamo purtroppo constatare che questa distensione nei rapporti tra Società e Sindacati, non si è raggiunta, per responsabilità esclusiva dell’azienda, che, già all’atto della cassa integrazione COVID, non ha realizzato equamente la rotazione creando così discriminazioni, invece di garantire una equilibrata gestione delle presenze e delle assenze.

Oggi, in un periodo di così forte crisi sanitaria, economica e anche sociale, per la condizione nella quale dobbiamo convivere, dobbiamo prendere atto che la situazione è ulteriormente peggiorata, in quanto l’azienda unilateralmente e, senza prima informare né i lavoratori né i sindacati, ha deciso di ridimensionare il salario straordinario forfetizzato dei dipendenti, sulla base della cassa integrazione svolta, ottenendo così un forte risparmio sul costo delle retribuzioni.

La Uilm si dichiara, ancora una volta, disponibile a praticare la strada della diplomazia attraverso un percorso di costruzione partecipata del valore sociale dell’impresa, diversamente se l’azienda cerca pretestuosamente delle occasioni per arrivare allo scontro, la Uilm saprà tutelare i propri iscritti nei modi e presso le sedi opportune!

A tal fine abbiamo già dato mandato ad un legale, di valutare la legittimità dell’iniziativa aziendale e conseguentemente, le possibili azioni esperibili per la tutela dei nostri iscritti.

Auspichiamo tuttavia si possa condividere e addivenire ad un confronto leale e corretto, piuttosto ad una contrapposizione inutile e dannosa.

La Uilm di cesena rivendica con forza un cambio di atteggiamento di Technogym, in mancanza del quale, utilizzeremo ogni mezzo e daremo costantemente massima visibilità alle nostre azioni, per ottenere il giusto diritto delle persone che rappresentiamo, e la emancipazione reale, e non semplicemente figurativa, del mondo del lavoro che ha pieno diritto ad essere valorizzato.

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli. 

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