Presentato il libro “Itinerario dantesco nella valle dell’Acquacheta” di Marco Viroli e Gabriele Zelli

Il volume è arricchito dagli scatti fotografici di Dervis Castellucci e Tiziana Catani. La copertina è opera di Barbara Gaudenzi

Dopo il successo di “Sulle tracce di Dante a Forlì”, pubblicato a settembre 2020, corredato dalle foto dei soci del Foto Cine Club, la collaudata coppia Viroli-Zelli ha dato alle stampe un nuovo volume legato al cammino dell’esilio di Dante. Dopo i percorsi forlivesi ecco il turno di “Itinerario dantesco nella valle dell’Acquacheta”, con riferimenti alle principali località della valle del Montone e alle loro bellezze artistiche e culturali. A impreziosire il volume questa volta sono le splendide fotografie di Dervis Castellucci e Tiziana Catani. La copertina è opera di Barbara Gaudenzi. Il volume stampato in modo esemplare dalla Tipografia Valbonesi è edito da Edit Sapim. 
La pubblicazione può essere richiesto inviando una mail a: gabriele.zelli@gmail.com. La spedizione sarà  gratuita, così pure il libro. 

Foto di Dervis Castellucci

La presentazione dell’opera è avvenuta martedì 6 luglio 2021 nella suggestiva cornice del Castello del Capitano delle Artiglierie di Terra del Sole messo a disposizione da Anna Pasquale, proprietaria del fortilizio. Durante l’incontro Marco Viroli e Gabriele Zelli hanno evidenziato che volendo indicare un itinerario sulle tracce di Dante Alighieri in Romagna e in particolare nella valle del Montone, omettendo ogni riferimento storico al periodo e alla figura del Sommo Poeta che si dà per acquisito, non si può fare a meno di partire dalla cascata dell’Acquacheta, che nel 1300 era situata nelle terre dei conti Guidi di Dovadola.
La cascata dell’Acquacheta è preceduta da quella del Lavane che crea un’ampia vasca naturale scavata nella viva pietra. Il confine regionale non segue la linea naturale del crinale appenninico. Infatti il Piano dei Romiti, posto a 730 metri di altezza, antico lago prosciugato che a suo tempo ospitò eremiti benedettini che facevano riferimento all’Abbazia di San Benedetto in Alpe, e la cascata del Lavane appartengono alla Toscana. Mentre il confine regionale taglia la cascata dell’Acquacheta lungo la linea di tracimazione e pertanto, secondo la Carta tecnica Regionale, è sita in Romagna. La cascata è alta 75 metri e larga 35. La rupe da cui cade è composta da stratificazioni di roccia marmosa-arenacea.
Nel Medioevo il fiume Montone prendeva il nome dall’affluente principale, cioè l’Acquacheta e Dante cita questo corso d’acqua facendo presente che ha un «proprio cammino» e successivamente «a Forlì di quel nome è vacante».
Per raggiungere la cascata si parte dal centro di San Benedetto per poi percorrere un sentiero ben curato e non particolarmente impegnativo che si snoda tra la vegetazione che costeggia il fiume e che in parte dovrebbe seguire l’antico percorso toccato da Dante nel primo periodo dell’esilio. Il tempo di percorrenza a piedi, di sola andata, è di circa un’ora e mezza/due. Il sentiero scorre lungo la sinistra idrografica del corso d’acqua. Si supera il Molino dei Romiti per giungere a un belvedere da cui si può ammirare l’intera cascata, spettacolare quanto suggestiva, soprattutto quando l’acqua vi scorre abbondante.
Il corso d’acqua nasce dal monte Peschiena, in Toscana, e a San Benedetto in Alpe si congiunge con i torrenti Troncalosso e Rio Destro, il primo proveniente dal Muraglione, il secondo che raccoglie le acque provenienti dalle pendici del monte Gemelli, dando vita al fiume Montone.
Nel XVI Canto dell’Inferno (vv. 94-105), Dante paragona il rumore dello scroscio della “caduta” dell’acqua nei periodi di piena alla rumorosa e assordante cascata del Flegetonte, fiume che separa il settimo dall’ottavo cerchio dell’inferno.
Il fragore della cascata fu probabilmente uno dei suoni che colpirono maggiormente il Poeta lungo la strada che oltrepassa l’Appennino fino a scendere a Forlì, un percorso che, tra la primavera del 1302 e quella dell’anno seguente, egli deve aver percorso alcune volte in entrambe le direzioni. In quelle circostanze Dante ebbe modo di attraversare e fermarsi a San Benedetto in Alpe, Portico, Rocca San Casciano, Dovadola e Castrocaro Teme.
Tutte località che Gabriele Zelli e Marco Viroli inseriscono nel libro sia per i rapporti di questi paesi con la vita di Dante e il suo capolavoro, la Divina Commedia, sia per le peculiarità turistiche che oggi esprimono; queste ultime ben documentate dalle fotografie di Dervis Castellucci e Tiziana Catani.

Foto di Dervis Castellucci

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Marco Viroli

Marco Viroli è nato a Forlì il 19 settembre 1961. Scrittore, poeta, giornalista pubblicista, copywriter, organizzatore di eventi, laureato in Economia e Commercio, nel suo curriculum vanta una pluriennale esperienza di direzione artistica e organizzazione di mostre d’arte, reading, concerti, spettacoli, incontri con l’autore, ecc., per conto di imprese ed enti pubblici. Dal 2006 al 2008 ha curato le rassegne “Autori sotto la torre” e “Autori sotto le stelle” e, a cavallo tra il 2009 e il 2010, si è occupato di pubbliche relazioni per la Fondazione “Dino Zoli” di arte contemporanea. Tra il 2010 e il 2014 ha collaborato con “Cervia la spiaggia ama il libro” (la più antica manifestazione di presentazioni librarie in Italia) e con “Forlì nel Cuore”, promotrice degli eventi che si svolgono nel centro della città romagnola. Dal 2004 è scrittore e editor per la casa editrice «Il Ponte Vecchio» di Cesena. Autore di numerose prefazioni, dal 2010 cura la rubrica settimanale “mentelocale” sul free press settimanale «Diogene», di cui, dal 2013, è anche direttore responsabile. Nel 2013 e nel 2014, ha seguito come ufficio stampa le campagne elettorali di Gabriele Zelli e Davide Drei, divenuti poi rispettivamente sindaci di Dovadola (FC) e Forlì. Nel 2019 ha supportato come ufficio stampa la campagna elettorale di Paola Casara, candidata della lista civica “Forlì cambia” al Consiglio comunale di Forlì, centrando anche in questo caso l’obiettivo. Dal 2014 al 2019 è stato addetto stampa di alcune squadre di volley femminile romagnole (Forlì e Ravenna) che hanno militato nei campionati di A1, A2 e B. Come copywriter freelance ha collaborato con alcune importanti aziende locali e nazionali. Dal 2013 al 2016 è stato consulente di PubliOne, agenzia di comunicazione integrata, e ha collaborato con altre agenzie di comunicazione del territorio. Dal 2016 al 2017 è stato consulente di MCA Events di Milano e dal 2017 al 2020 ha collaborato con la catena Librerie.Coop come consulente Ufficio Stampa ed Eventi. Dal 2016 al 2020 è stato fondatore e vicepresidente dell’associazione culturale Direzione21 che organizza la manifestazione “Dante. Tòta la Cumégia”, volta a valorizzare Forlì come città dantesca e che culmina ogni anno con la lettura pubblica integrale della Divina Commedia. Da settembre 2019 a dicembre 2020 è stato fondatore e presidente dell’associazione culturale “Amici dei Musei San Domenico e dei monumenti e musei civici di Forlì”. Da dicembre 2020 è direttore artistico della Fabbrica delle Candele, centro polifunzionale della creatività del Settore delle Politiche Giovanili del Comune di Forlì. PRINCIPALI PUBBLICAZIONI Nel 2003 ha pubblicato la prima raccolta di versi, Se incontrassi oggi l’amore. Per «Il Ponte Vecchio» ha dato alle stampe Il mio amore è un’isola (2004), Nessun motivo per essere felice (foto di N. Conti, 2007) e "Canzoni d'amore e di funambolismo (2021). Suoi versi sono apparsi su numerose antologie, tra cui quelle dedicate ai Poeti romagnoli di oggi e… («Il Ponte Vecchio», 2005, 2007, 2009, 2011, 2013), Sguardi dall’India (Almanacco, 2005) e Senza Fiato e Senza Fiato 2 (Fara, 2008 e 2010). I suoi libri di maggior successo sono i saggi storici pubblicati con «Il Ponte Vecchio»: Caterina Sforza. Leonessa di Romagna (2008), Signore di Romagna. Le altre leonesse (2010), I Bentivoglio. Signori di Bologna (2011), La Rocca di Ravaldino in Forlì (2012). Nel 2012 è iniziato il sodalizio con Gabriele Zelli con il quale ha pubblicato: Forlì. Guida alla città (foto di F. Casadei, Diogene Books, 2012), Personaggi di Forlì. Uomini e donne tra Otto e Novecento («Il Ponte Vecchio», 2013), Terra del Sole. Guida alla città fortezza medicea (foto di F. Casadei, Diogene Books, 2014), I giorni che sconvolsero Forlì («Il Ponte Vecchio», 2014), Personaggi di Forlì II. Uomini e donne tra Otto e Novecento («Il Ponte Vecchio», 2015), Fatti e Misfatti a Forlì e in Romagna («Il Ponte Vecchio», 2016), Fatti e misfatti a Forlì e in Romagna volume 2 («Il Ponte Vecchio», 2017); L’Oratorio di San Sebastiano. Gioiello del Rinascimento forlivese (Tip. Valbonesi, 2017), Fatti e misfatti a Forlì e in Romagna, vol. 3 («Il Ponte Vecchio», 2018). Nel 2014, insieme a Sergio Spada e Mario Proli, ha pubblicato per «Il Ponte Vecchio» il volume Storia di Forlì. Dalla Preistoria all’anno Duemila. Nel 2017, con Castellari C., Novara P., Orioli M., Turchini A., ha dato alle stampe La Romagna dei castelli e delle rocche («Il Ponte Vecchio»). Nel 2018 ha pubblicato, con Marco Vallicelli e Gabriele Zelli., Antiche pievi. A spasso per la Romagna, vol.1 (Ass. Cult. Antica Pieve), cui ha fatto seguito, con gli stessi coautori, Antiche pievi. A spasso per la Romagna, vol. 2-3-4 (Ass. Cult. Antica Pieve). Nel 2019, ha pubblicato con Flavia Bugani e Gabriele Zelli Forlì e il Risorgimento. Itinerari attraverso la città, foto di Giorgio Liverani,(Edit Sapim, 2019). Sempre nel 2019 ha pubblicato a doppia firma con Gabriele Zelli Fatti e Misfatti a Forlì e in Romagna volume 4 («Il Ponte Vecchio») e Forlì. Guida al cuore della città (foto di F. Casadei, Diogene Books). Con Gabriele Zelli ha inoltre dato alle stampe: La grande nevicata del 2012 (2013), Sulle tracce di Dante a Forlì (2020), in collaborazione con Foto Cine Club Forlì, Itinerario dantesco nella Valle dell’Acquacheta (2021), foto di Dervis Castellucci e Tiziana Catani, e I luoghi di Paolo e Francesca nel Forlivese (2021), foto di D. Castellucci e T. Batani. È inoltre autore delle monografie industriali: Caffo. 1915-2015. Un secolo di passione (Mondadori Electa, 2016) e Bronchi. La famiglia e un secolo di passione imprenditoriale (Ponte Vecchio, 2016). 

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