La colpa degli elettori

Fondamentali maturità e conoscenze

CESENA. Forse perché era un’ovvietà in pochi hanno dato spazio ad alcune parole di Draghi. Ma erano importanti. Nel corso della conferenza stampa di presentazione della manovra di bilancio il presidente del Consiglio ha detto: “Dal debito e dallo squilibrio previdenziale si esce solo con la crescita”. Per riuscirci perciò è fondamentale creare lavoro che, a sua volta, porta occupazione e, di conseguenza, ricchezza e consumi. Così, al naso, mi sembra una ricetta keynesiana. Riuscirci non è facile, ma soprattutto ogni partito o schieramento politico ha le proprie ricette. Non si tratta di sindacare su una o sull’altra, ma sulla loro sostenibilità. Anche ecologica, ma soprattutto economica. Anche se è chiaro che si deve tornare a crescere la spesa per gli investimenti pubblici: in calo dal 2010.

E in questo caso tutto e a qualsiasi livello tutto passa dalla manovra economica. Ma non bisogna fare confusione. Il bilancio (statale, regionale o comunale) è quello che indirizza l’attività amministrativa dell’anno successivo, non è l’occasione per fare delle riforme. Quelle devono essere affrontate in altri momenti. La manovra economica è quella che, in un quadro di riforme, mette a disposizione i soldi per la crescita. Perché, sia chiaro, si possono fare anche riforme moderne ma senza soldi non si va da nessuna parte. Perché: senza lilleri non si lallera.

Questo non vuol dire che tutte le risorse debbano essere contrattate con Confindustria per indirizzarle al settore produttivo. Una manovra di bilancio è composta da tante voci. Quella fondamentale è il sociale. Poi ci sono anche i contributi a fondo perduto che non sono una brutta cosa a patto che non vengano concessi a pioggia e non siano prebende elettorali. Ecco, il problema principale è proprio questo: lo scopo principale dei partiti è fare scelte che strizzano gli occhi agli elettori mentre quelle che puntano allo sviluppo non sono e non possono essere nazionalpopolari. Ma la colpa non è della politica, ma degli elettori.

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli. 

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