Per i sindaci più soldi e più tutele

Il governo interviene per elimanare problemi di disparità

CESENA. Una decisione importante e giusta. E’ quella contenuta nella bozza della manovra finanziaria del governo e riguarda i sindaci. Estende ai primi cittadini metropolitani il trattamento economico dei presidenti di Regione, con una scaletta decrescente che arriva a gratificare anche i primi cittadini dei paesi più sperduti. Più soldi e più tutele rappresentano una grande prova di fiducia tributata a chi si accolla l’onere di amministrare un Comune. Ma è un atto doveroso e necessario.

Fino ad ora i sindaci erano una sorta di sacco delle botte: sottopagati e con il continuo rischio di finire sotto inchiesta anche per vicende di secondo piano spesso innescate più da reclami di cittadini arrabbiati che da esposti fondati. Adesso, finalmente, il vento pare essere cambiato.  In Parlamento, tra Camera e Senato, stanno per essere esaminate quattro proposte di Forza Italia, Pd, M5s e Lega. Con sfumature varie, i legislatori vogliono ridurre gli interventi della magistratura, evitando una responsabilità senza confini degli eletti. Il senso è riformare l’abuso di ufficio, considerato da tempo un vago contenitore utile solo a fare scattare l’intervento delle procure anche su fatti estranei alla responsabilità effettiva degli amministratori. Inoltre c’è il problema del compenso. E’ sotto gli occhi di tutti che quelli attuali sono inadeguati all’ impegno totale che viene richiesto alla guida di un Comune.

Bene quindi agire sui due fronti. Anche perché questo è il modo migliore per cercare di tenere alto (o alzare) il livello degli amministratori locali. E’ giusto pretendere che siano bravi e preparati. Ma persone che rispondono a quelle prerogative devono essere pagate in modo adeguato. Cosa che invece non avviene e questo inevitabilmente è un freno verso le candidature. Prendiamo gli ultimi due sindaci di Cesena. Sia Paolo Lucchi che Enzo Lattuca per assumere quella carica hanno fatto fare alla loro busta paga fare un considerevole passo indietro. Ma è solo un esempio. Di casi del genere lungo lo Stivale ce ne sono un’infinità. E, a lungo andare, si rischia di perdere opportunità importanti. Concedere più soldi e più tutele è doveroso. Nello stesso tempo si tratta di una grande prova di fiducia tributata a chi si accolla l’ onere di amministrare un Comune. Ora sono loro a non doverci far pentire.

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli. 

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