Mattarella a Ravenna

Per le celebrazioni del centenario dell'assalto fascista alla sede della Federazione delle Cooperative

RAVENNA. Quella fra il 27 e il 28 luglio del 1922 non fu una notte come le altre. A Ravenna ci fu l’assalto squadrista alla sede della Federazione delle Cooperative ad opera delle squadre guidate da Italo Balbo. Non solo fu incendiata, ma parzialmente devastata dall’assalto che fu, come scrisse lo stesso Balbo nel suo diario, un atto politico per “dare agli avversari il senso del terrore”. Fu un evento molto significativo non solo per Ravenna, ma per la storia del ‘900 italiano, poiché il bersaglio fu il principale simbolo dell’antifascismo e dell’autorganizzazione sociale. Un episodio che non potrà mai essere dimenticato e che diventa di estrema attualità in occasione del centenario. Le celebrazioni sono organizzate dal Comune in collaborazione con Legacoop, Legacoop Romagna, Federazione delle cooperative e l’intero movimento cooperativo di Legacoop. Che siano sentite è dimostrato dal fatto che sarà presente anche Sergio Mattarella, presidente della Repubblica. 

L’inquilino del Quirinale è da sempre molto sensibile a temi di questo genere ed è indubbio che la sua presenza a Ravenna contribuirà a tenere alta l’attenzione su un episodio che non solo non potrà mai essere dimenticato, ma dovrà essere fatto conoscere anche alle nuove generazioni.

Da quando è presidente della Repubblica non è la prima volta che Mattarella fa tappa a Ravenna. In passato garantì la sua presenza in occasione della commemorazione in memoria di Zaccagnini e per l’apertura delle celebrazioni dantesche.

“E’ un evento molto significativo non solo per la città di Ravenna, ma per la storia del ‘900 italiano – scrive Michele De Pascale, sindaco di Ravenna -, poiché il bersaglio fu il principale simbolo dell’antifascismo e dell’autorganizzazione sociale. La visita di Mattarella è un grandissimo motivo di orgoglio per tutta la comunità, rappresenta un’occasione preziosa per rendere onore alle vittime di quell’estate di violenze, ma anche per tenere vivi quegli ideali democratici di libertà, uguaglianza, fraternità e bene comune che con esso furono presi di mira, così che anche le giovani generazioni possano comprenderne l’importanza e farsene portavoce”.

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli. 

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