Savio trail a Mercato Saraceno

Appuntamenti enogastronomici e concerti

MERCATO SAEACENO. Gli eventi culturali e gastronomici alla scoperta del territorio, all’interno della rassegna “Savio Trail” promossa dall’Unione dei Comuni Valle Savio, proseguono a Mercato Saraceno – che proprio di recente ha ottenuto l’onorificenza di città del vino grazie alla produzione d’eccellenza di vitigni doc e autoctoni – protagonista domenica 10 luglio della visita guidata al centro storico alle 18, seguita dall’aperitivo “fritto di-vino” con degustazione di vini locali lungo il fiume, e per finire il concerto degli “Amarcord Swing” con una vasta selezione in successione di brani italiani dagli anni Venti ai Quaranta ma anche oltre, abbracciando il beat.

Domenica 10 luglio a Mercato Saraceno, dal percorso fisico per le strade della città e lungo il fiume gustando colori e sapori si passa a quello metafisico di uno spettacolo che unisce suoni e sensazioni per un viaggio introspettivo nella storia della canzone italiana d’epoca, soffermandosi sul genere che ha preceduto il cantautorato e la musica rock e pop del boom economico.
Con ironia e divertimento, le melodie, interpretate e riarrangiate in chiave moderna, ci restituiscono la memoria e lo spirito del tempo, con testi che, sfidando censure e ipocrisia, raccontano di come eravamo e di come si esprimeva la cultura allora.

Per la seconda volta in questa città, si esibiscono Gabriele Graziani (voce), Vanni Crociani (pianoforte), Alessandro Padovani (contrabbasso) e Daniele Tizzano (batteria) in un concerto-racconto che propone classici jazz swing più o meno noti, tra cui “Parlami d’amore Mariù”, “Bombolo”, “Ma l’amore no”, “Giovanotto matto” e “Baciami piccina”, legati da un filo conduttore temporale che riporta a esperienze e suggestioni, gettando semi e radici dei generi e delle contaminazioni che seguiranno:
Il nostro è un viaggio nel tempo e nel tempio, nel panorama di una fotografia, le canzoni sono pagine da sfogliare con gli occhi.
Il concerto diventa concetto senza rimpianto, la nostra memoria personale diventa collettiva.
I rami sono radici al contrario e allora è bello ancorarsi nell’aria e sollevare il passato con leggerezza.
Il tempo è relativo ma decide.
Le canzoni partono dal 1917, procedono con ordine e si fermano tra il subito dopo e il poco prima, in un punto infinito e definito per perdersi nell’immaginato tra la radio e il bianco e nero.
La nostra storia raccontata come colonna sonora attraverso canzonette di quell’allora per chi è in grado di sognare ancora.

Per prenotazioni inviare un messaggio al 371 442.7479.

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli. 

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